Commercio: saldi al via in Valle d’Aosta sabato 3 luglio
L'Ufficio Studi di Confcommercio stima una spesa media a per famiglia di 171 euro, per un valore complessivo di 2.6 miliardi di euro
Partiranno domani, sabato 3 luglio, i saldi in Valle d’Aosta.
La nostra regione arriva dopo la Sicilia, al pari di quasi tutte le altre, a eccezione di Puglia e Basilicata, dove le svendite di fine stagione partiranno soltanto il 24 luglio e il 2 agosto.
Le stime di Confcommercio
A fare le carte ai saldi ci prova, come sempre, l’Ufficio Studi di Confcommercio.
Secondo le stime, la sessione estiva 2021 vedrà ogni famiglia spendere in media 171 euro (74 euro pro capite), per un valore complessivo di circa 2.6 miliardi.
In particolare, secondo Confcommercio, in questo periodo acquisteranno 15.5 milioni di famiglie.
«Dopo l’annus horribilis, l’auspicio è che riparta la corsa allo shopping – spiega il presidente di Federazione Moda Italia-Confcommercio di Confcommercio nazionale, Renato Borghi -. C’è tanta voglia di libertà e di ritorno a una nuova normalità. E, dopo un lungo periodo di restrizioni, i saldi estivi rappresentano un’occasione importante per recuperare il tempo perduto».
E le aspettative?
«Ci aspettiamo consumi in crescita rispetto allo scorso anno ma, soprattutto, una conferma del trend degli acquisti nei negozi di prossimità, dopo il forzato ricorso agli acquisti sul web» ha concluso.
Il presidente di Confcommercio
Spera in buone notizie Graziano Dominidiato, presidente di Confcommercio Valle d’Aosta.
«Ci auguriamo che questi saldi rappresentino una vera e propria ripartenza per l’economia, ma anche per la “socialità” del nostro paese – sottolinea -. Auspichiamo infine che l’iniziativa saldi possa riequilibrare le regole di un mercato attualmente confuso e caotico».
Il decalogo di Codacons Valle d’Aosta
A dare indicazioni ai consumatori ci pensa anche il Codacons Valle d’Aosta, che ha stilato un decalogo per mettere in guardia da possibili fregature.
1. Conservate sempre lo scontrino. Non è vero che i capi in svendita non si possono cambiare. Il negoziante è obbligato a sostituire l’articolo difettoso anche se dichiara che i capi in saldo non si possono cambiare.
2. Le vendite devono essere realmente di fine stagione. La merce posta in vendita sotto la voce “Saldo”, deve essere l’avanzo della stagione che sta finendo e non fondi di magazzino.
3. Verifica prima dei saldi il prezzo dell’oggetto. Nei giorni che precedono i saldi andare nei negozi a cercare quello che interessa, segnando il prezzo: si potrà così verificare l’effettività dello sconto praticato ed andare a colpo sicuro, evitando inutili code.
4. Avere le idee chiare prima di acquistare. Valutare la bontà dell’articolo guardando l’etichetta che descrive la composizione del capo d’abbigliamento.
5. Diffidare degli sconti superiori al 50%, spesso nascondono merce non proprio nuova, o prezzi vecchi falsi.
6. Servirsi preferibilmente nei negozi di fiducia o acquistare merce della quale conoscete già il prezzo o la quantità.
7. Non acquistare nei negozi che non espongono il cartellino che indica il vecchio prezzo, quello nuovo ed il valore percentuale dello sconto applicato.
8. Prova dei capi: non c’è l’obbligo. È rimesso alla discrezionalità del negoziante. Il consiglio è di diffidare dei capi di abbigliamento che possono essere solo guardati.
9. Pagamenti: nei negozi che espongono in vetrina l’adesivo della carta di credito o del bancomat, il commerciante è obbligato ad accettare queste forme di pagamento anche per i saldi, senza oneri aggiuntivi.
10. Se si pensa di aver preso una fregatura rivolgersi al Codacons, oppure chiamare i vigili urbani.
(al.bi.)