Altri due valdostani dichiarati Giusti tra le Nazioni
Sono il dottor Osvaldo Salico e don Louis-Francois Alliod. Per Carlo Pizzorno e Augusto Stevenin una onorevole menzione
Altri due valdostani tra i Giusti tra le Nazioni.
Il dottor Osvaldo Salico, medico condotto a Saint-Vincent, Emarèse e Montjovet dal 1943 al 1975, e don Louis-Francois Alliod, parroco di Saint-Vincent dal 1898 al 1950, hanno i requisiti per essere nominati “Giusti tra le Nazioni”.
“Giusti tra le Nazioni” sono quelle persone che rischiarono la propria vita senza alcun tornaconto personale per salvare cittadini ebrei da morte sicura durante la seconda guerra mondiale.
Lo ha comunicato la commissione giudicante, che ha concluso le verifiche il 23 settembre scorso.
Il riconoscimento sarà conferito dalla Yad Vashem, istituzione fondata dalla Knesset, il Parlamento dello Stato di Israele. Ad istruire il fascicolo è stato Pier-Giorgio Crétier.
«In questo fascicolo, dopo vari anni di intense ricerche archivistiche, avevo inserito quattro nominativi ma, considerato il rigore con cui bisogna costruire il dossier, non avevo grandi speranze circa l’esito della mia proposta; va infatti sempre ricordando che i gesti umanitari compiuti da queste persone non furono mai registrati da nessuna parte per ovvie ragioni di sicurezza, salvo il caso del dottor Salico che risulta ricordato per il suo operato proprio da un salvato che aveva scritto al termine della guerra una memoria dei fatti, in particolare quelli accaduti a Saint-Vincent a lui e alla sua famiglia» spiega Crétier.
Per l’allora comandante dei carabinieri Carlo Pizzorno e per il farmacista Augusto Stevenin – «stante la mancanza di documenti atti a supportare la candidatura» – è invece prevista un’onorevole menzione.
Le motivazioni
La presenza di ebrei nella casa parrocchiale fu una delle ragioni per cui il parroco Alliod fu sempre sorvegliato e tenuto sotto stretto controllo sia dai fascisti che dai militari tedeschi stanziati a Saint-Vincent.
Il 24 agosto 1944 Salico è tra i 64 ostaggi di Saint-Vincent (tra cui si nota anche la presenza del dottor Augusto Stevenin, Farmacista del paese), che il Comando Tedesco minacciò di uccidere a seguito di un prelevamento di armi compiuto dai partigiani locali.
Don Cirillo Perron
Nel 2015 don Cirillo Perron, parroco di Courmayeur per 50 anni, morto nel 1996, è stato dichiarato “Giusto tra le Nazioni”: fece passare per suo nipote un bimbo ebreo salvandolo dalla Shoah. La storia di questa vicenda è narrata da Giulio Segre – quel bambino salvato – nel libro “Don Cirillo e il nipotino” (Fusta Editore).
(re.aostanews.it)