Stop a Cime Bianche, Marguerettaz a Tripodi: «Deputato dimettiti, sei inadeguata»
Levata di scudi in Consiglio Valle contro l'iniziativa dell'onorevole valdostano Elisa Tripodi che la maggior parte dei consiglieri sospetta essere stata ispirata da una parte ci Pcp
Stop a Cime Bianche, Marguerettaz a Tripodi: «Deputato dimettiti, sei inadeguata». Levata di scudi in Consiglio Valle contro l’iniziativa dell’onorevole valdostano Elisa Tripodi che ha chiesto al ministro della Transizione ecologica di intervenire per fermare lo studio sul collegamento intervallivo. La maggior parte dei consiglieri sospetta che Tripodi sia stata ispirata da una parte di Pcp. Smentisce Minelli, si dissocia Crétier e non partecipa Padovani.
E’ Claudio Restano di VdA Unie a dare il là, dopo una sospensione, al dibattito in Consiglio. Esordisce: «Nell’ottica della nostra autodeterminazione, questa è una scelta che è stata ampiamente dibattuta, è una scelta già fatta (lo studio su Cime Bianche). Vogliamo ribadire con forza quello che è il nostro indirizzo politico: avviare la realizzazione collegamenti intervallivi».
Uv, dimissioni
Va giù pesante il capogruppo dell’Union Aurelio Marguerettaz: «Vi confesso di avere avuto dei forti sentimenti, mi sono sentito offeso, deluso e mortifica come cittadino e come consigliere. E’ un’iniziativa inaudita. E’ inaudito che un rappresentante di un collegio uninominale si permetta, da un lato, di portare un argomento all’attenzione del ministro senza avere avuto nessuna interlocuzione con le istituzioni regionali e, dall’altro, mi sento offeso dalla sostanza che dipinge i valdostani come un insieme di sciagurati che vogliono cementificare la regione. Questa immagine fa male al turismo, all’albergatore e al ristoratore. Siamo fuori da ogni regola. All’interno del programma di maggioranza del Comune di Ayas è considerato progetto strategico. Questa iniziativa della deputata valdostana può avere sola una risposta: «Deputato Elisa Tripodi dimettiti, sei inadeguata».
Nessuna interlocuzione
Il presidente Erik Lavevaz interviene «solo per confermare che non ci sono state interlocuzioni né con me né con la giunta su questo argomento che ha un percorso assai chiaro e definito: lo studio è inserito nel programma delle forze di legislatura. L’esito sarà sottoposto al Consiglio e questo deciderà. Questa è la linea chiara di questa maggioranza e di questo Consiglio».
Iniziativa pilotata?
Ha chiesto il leghista Stefano Aggravi: «Vorrei capire se questa iniziativa ha una nascita in seno a Pcp. Vorrei capire se l’iniziativa di Tripodi è sostenuta da Pcp oppure è un’estemporanea delle due deputate del M5S. Probabilmete è ispirata. Se lo studio riporterà che non si potrà fare, il Consiglio deciderà».
Crétier, disattesa la centralità del Consiglio
Il capogruppo di Pcp Paolo Crétier stigmatizza il comportamento della deputa: «Non abbiamo avuto nessuna interlocuzione con la deputata. L’iniziativa è partita esclusivamente dalla Tripodi. Mi sembra una forzatura perché tutto passa attraverso lo studio di fattibilità Aspettiamo l’esito di questo passaggio naturale. Mi sembra venga a mancare la centralità del Consiglio, la richiesta di stop è una forzatura. Dispiace non ci siano state interlocuzioni con il Governo regionale è un affronto, la deputa dovrebbe essere il baluardo dell’autonomia e dello statuto speciale cosa che non è stata con questa iniziativa non condivisa».
Av-Sa, imbarazzo
«E’ con un certo imbarazzo – ha esordito Albert Chatrian (Av-Sa) – che abbiamo letto le parole della deputata. Noi pensiamo che il percorso fatto da questo dossier sia stato limpido e trasparente. Una volta dato corso a larga maggioranza allo studio si è giustamente proceduto. A ottobre 2020 firmammo a 21 di dare corso alle decisioni del Consiglio. E’ con rammarico che un eletto ,che dovrebbe rappresentare la regione autonoma e alpina, non abbia avuto l’accortezza di confrontarsi con la massima istituzione, ovvero il Consiglio».
Il vicecapogruppo dell’Uv Giulio Grosjacques ha detto: «Vorrei ribadire che il nostro ruolo è di rappresentanti dei territori che si sono espressi con chiarezza e forza sulla validità di questo progetto. Noi dobbiamo portare avanti le loro istanze. Respingiamo questa richiesta sarà la sovranità del Consiglio a decidere alla fine del percorso».
Minelli, nessun intevento
Chiara Minelli (Pcp) non perde la pazienza, consapevole di essere insieme a Erika Guichardaz sospettata di essere l’ispiratrice dell’iniziativa parlamentare della pentastellata. «L”iniziativa della Deputata è legittima e rientra nelle prerogative parlamentari. Chiedere se la Deputata sia stata guidata da qualcuno di noi nel fare l’interrogazione, dipende forse dal fatto che essendo una donna deve per forza essere telecomandata? Anch’io ho presentato un’interpellanza sulla questione delle Cime Bianche, a seguito della sentenza del Terminillo, e ho chiesto di approfondire con il Ministero competente se lo studio sia del tutto legittimo. Rispondo esclusivamente del mio operato, non posso sapere se ho ispirato la Deputata. Forse tutta questa agitazione nasconde però il timore di una verifica di cosa dice esattamente la normativa».
Bertschy, lesiva per il Consiglio
L’Assessore allo sviluppo economico, Luigi Bertschy, ha chiuso il dibattito: «Tutti abbiamo le nostre idee politiche, ma quando uno rappresenta le Istituzioni, prima di fare una iniziativa così pesante, dovrebbe avere l’accortezza e la correttezza di sentire almeno il Presidente della Regione, perché qui stiamo parlando di una tematica regionale, che dovrebbe essere oggetto di confronto interno alla nostra regione. Questo è un tema divisivo e noi dobbiamo creare le condizioni affinché le comunità possano parlarsi serenamente al loro interno. L’iniziativa della Tripodi non serve a rasserenare il dibattito e in più lede l’autonomia di un Consiglio regionale che ha chiesto uno studio per verificare la fattibilità di un progetto, che poi potrà realizzarsi o meno. È corretto che la politica abbia tutti gli elementi necessari per potere assumere poi delle decisioni definitive».
(da.ch.)