Cyberbullismo: torna #cuoriconnessi, partecipano 200 mila studenti e lo psichiatra Paolo Crepet
Martedì 8 febbraio alle 10 in diretta streaming sul canale Youtube della Polizia di Stato o sul sito www.cuoriconnessi
Torna #cuoriconnessi, l’evento di Polizia di Stato per le scuole, dedicato alla lotta contro il cyberbullismo.
L’evento andrà sarà trasmesso in diretta streming martedì 8 febbraio dalle 10 sul canale youtube della Polizia di Stato https://www.youtube.com/watch?v=gFmsQ50GCIc e sul sito www.cuoriconnessi.it.
Il progetto che ha l’intento di sensibilizzare e informare i giovani, gli insegnanti e i genitori su un utilizzo più consapevole e corretto della tecnologia per contrastare ogni forma di distorsione della rete.
Per il secondo anno consecutivo parteciperanno alla diretta più di 4000 scuole di tutta Italia e oltre 200.000 studenti.
A chi è rivolto l’evento
L’incontro è dedicato alle scuole secondarie di primo e secondo grado.
All’evento parteciperanno il capo della Polizia – direttore generale della Pubblica sicurezza prefetto Lamberto Giannini, Jacopo Greco, capo dipartimento Risorse umane strumentali e finanziarie del ministero dell’Istruzione e Giancarlo Nicosanti Monterastelli, amministratore delegato di Unieuro, co-organizzatore.
Ospite di eccezione Paolo Crepet, psichiatra e ricercatore dei disagi dell’età evolutiva e ragazzi che hanno vissuto esperienze dirette di cyberbullismo.
L’evento sarà condotto dal giornalista Luca Pagliari, anche autore del nuovo libro “#cuoriconnessi – Il coraggio di alzare lo sguardo”.
Il capo della Polizia Giannini: non sempre la rete è un luogo sicuro
“Il momento storico che abbiamo vissuto ha sottratto ai giovani una parte significativa della loro socialità sostituita dall’uso- a volte compulsivo- della rete che, non sempre, è un luogo sicuro. In questo contesto, mettere al centro la sicurezza digitale dei ragazzi per noi è un impegno: per renderli consapevoli e indicare loro i rischi che uno spazio così importante di libertà può comportare. #cuoriconnessi è un ulteriore strumento di informazione con cui possiamo continuare a diffondere messaggi di cautela verso le potenziali trappole della rete ed essere sempre di più un punto di riferimento per le vittime di questo fenomeno”.
(re.aostanews.it)