Arresto Longarini: l’ex procuratore capo di Aosta chiede 300 mila di risarcimento danni
Ai due ufficiali dei carabinieri, Massimiliano Rocco e Samuele Sighinolfi, chiesti 100 euro ciascuno; ai sottufficiali Giovanni Manocchi e Cesare Neroni 50 mila euro ciascuno.
E’ stato assolto in via definitiva nell’ottobre del 2021. Ma la vicenda gli ha rovinato la vita. Per questo motivo, l’ex procuratore capo facente funzioni, Pasquale Longarini, chiede un risarcimento di 300 mila euro a quattro carabinieri. Lo riporta il quotidiano La Stampa.
Per il momento non si tratta ancora di un procedimento civile, ma solo di una lettera di richiesta danni inviata nelle scorse settimane dai legali di Longarini.
La richiesta di risarcimento è indirizzata al colonnello Massimiliano Rocco, al tenente colonnello Samuele Sighinolfi, al maresciallo Giovanni Manocchi e al luogotenente ora in pensione Cesare Neroni.
Le richieste
Ai due ufficiali (che non sono più in servizio ad Aosta) il magistrato, ora giudice civile a Imperia, chiede 100 mila euro ciascuno; la richiesta fatta ai due sottufficiali è di 50 mila euro ciascuno.
La vicenda
Pasquale Longarini, il 30 gennaio del 2017, era stato arrestato e posto ai domiciliari con l’accusa di induzione indebita a dare o premettere utilità, rivelazioni di segreto d’ufficio e favoreggiamento.
Il 28 ottobre dello scorso anno è stato assolto in via definitiva dalla Cassazione dopo due gradi di giudizio a lui favorevoli.
Le indagini erano state svolte dalla Guardia di Finanza di Milano, dopo che la procura milanese, per competenza, aveva aperto un fascicolo sul magistrato aostano. La relazione da cui erano partiti gli accertamenti e poi la richiesta di custodia cautelare era stata fatta dai carabinieri di Aosta.
(re.aostanews.it)