RiTorniamo, al Mav di Fénis il festival della tornitura
Rudy Mehr e Claude Veuillet
ATTUALITA'
di Erika David  
il 28/04/2022

RiTorniamo, al Mav di Fénis il festival della tornitura

#RiTorniamo21 è un progetto di valorizzazione dell'artigianato che ha coinvolto le scuole ed esperti nazionali e internazionali, al Mav dal 2 al 4 maggio

RiTorniamo, al Mav di Fénis il festival della tornitura.

#RiTorniamo21 è un progetto di valorizzazione dell’artigianato che ha coinvolto le scuole ed esperti nazionali e internazionali, al Mav dal 2 al 4 maggio.

Il Mav di Fénis, Museo dell’artigianato valdostano di tradizione, ospita, il 2, 3 e 4 maggio, #RiTorniamo21 il festival dedicato alla tornitura a pertica con ospiti nazionali e internazionali.

Il festival è la fase finale del progetto Primo (Perseveranza, riuscita, inclusione, motivazione. Alleanze educative transfrontaliere per la prevenzione della dispersione scolastica) finanziato nell’ambito dell’Alcotra 2014/2020, che nell’anno scolastico 2020/2021 ha coinvolto alcune classi delle scuole medie in azioni culturali sperimentali di apprendimento attraverso la manualità.

In questo caso manualità che si è espressa attraverso l’utilizzo del tornio a pertica, «una lavorazione allo stesso tempo antica e contemporanea, locale e internazionale» spiega il Mav in una nota.

Il progetto

Il percorso di avvicinamento alla tecnica artigianale ha coinvolto 9 classi di 4 istituti scolastici per un totale di circa 150 ragazzi, ed è iniziato nel mese di dicembre 2021 per poi accompagnare gli studenti per tutti i mesi invernali e primaverili del 2022.

Tornitura a pertica

In una prima fase l’équipe del Mav ha incontrato i ragazzi in classe raccontando il lavoro di un museo di artigianato e il suo dovere di salvaguardare gli antichi saperi e la loro gestualità.

Successivamente un videomaker professionista ha insegnato agli studenti i rudimenti del filmaking e come usare i mezzi di comunicazione social a servizio della cultura.

Infine arriva il festival. ultima tappa del percorso educativo: i ragazzi avranno modo di confrontarsi con il mondo dell’artigianato, con tornitori locali e internazionali, sperimentando una tecnica antica e allo stesso tempo imparando a raccontarla attraverso video e canali social.

Il festival

Amy Leake

A #RiTorniamo21 partecipano tornitori valdostani, nazionali e internazionali in un’ottica di scambio e confronto.

Il festival vedrà la partecipazione di Yoav Elkayam  e Amy Leake dall’Inghilterra, Lukasz Plaskowski (Francia), Giorgio Romani (Abruzzo), Martijn Van Gerwen (Paesi Bassi), Claude Veuillet (Svizzera) e della nutrita rappresentanza valdostana con Rudy Mehr, Sergio Ferrol, Giuseppe Paoloni, Les Tourneurs de la Basse Vallée, Dante Marquet, Thierry Scandella ed Emil Chappoz.

Gli studenti potranno cimentarsi nella tornitura a pertica e meccanicamente e dovranno documentare il festival per la realizzazione di un documentario.

La presentazione al pubblico

Il progetto si conclude ufficialmente con la “Réstitution”, due giornate di presentazione delle risultanze del progetto: la prima è sabato 7 maggio ad Aosta dove i differenti partner presenteranno le azioni che hanno composto il progetto, la seconda è sabato 28 maggio a Verrès dove saranno lanciati i progetti futuri e sarà presentato il documentario realizzato dai ragazzi nell’azione #RiTorniamo21.

I commenti

«Siamo molto soddisfatti di questo progetto educativo realizzato con i ragazzi – commenta la conservatrice-responsabile del Mav Nurye Donatoni – perché il nostro museo da sempre crede nell’investimento sulle nuove generazioni e sulla loro consapevolezza dell’artigianato».

«#RiTorniamo21 raccoglie l’eredità di due progetti realizzati in passato dal Mav: le medie artigianali e Ritorniamo 2012-2014. Il primo è stato un percorso educativo sperimentale con alcune scuole medie del territorio che abbiamo realizzato lo scorso anno, il secondo è un progetto culturale del museo nato per valorizzare l’antica tecnica della tornitura a pertica, sapere secolare che rischiava di scomparire nel mondo dell’artigianato, attraverso azioni di ricerca, divulgazione, esposizione, formazione e educazione».

«Il museo – conclude Donatoni -, nel suo ruolo di luogo di cultura, crede nell’importanza di promuovere azioni di confronto a livello europeo che possano offrire alle giovani generazioni e ai nostri artigiani la visione di un artigianato contemporaneo rispettoso della manualità antica».

«L’Ivat ha deciso di aderire a questo progetto – dice Bruno Domaine, presidente dell’Ivat – perché crede che sia importante far comprendere ai giovani che l’artigianato può essere una scelta formativa e lavorativa. Abbiamo bisogno di nuovi artigiani per assicurare il ricambio generazionale e per permettere al nostro artigianato di evolvere. Il confronto con altre realtà europee può farci riflettere sulla possibilità di dare vita a nuovi modi di fare artigianato più in sintonia con il territorio, la natura e la manualità semplice».

«Con il progetto Primo abbiamo affrontato il tema dell’orientamento cercando di lavorare sulle attitudini degli studenti e sulla valorizzazione dei loro talenti per contrastare la dispersione scolastica» aggiunge Maurizio Rosina dell’assessorato istruzione, università, politiche giovanili, affari europei e partecipate.

«I mestieri tradizionali sono uno dei possibili orientamenti dei giovani e con il Mav si è operato in questo ambito di interesse. Siamo soddisfatti dell’adesione da parte delle scuole: circa 150 ragazzi di cui 2 classi dell’Istituzione Scolastica Abbé Treves, 5 classi dell’Istituzione Scolastica Luigi Barone e 2 dell’Istituzione Scolastica Valdigne-Mont-Blanc».

(re.aostanews.it)

 

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