Aosta: addio a Cesare Tieri, istrione della panchina del calcio valdostano
Cesare Tieri (primo a destra in piedi) con i giocatori dell'Aosta nella stagione 1971-1972 (foto tratta dal libro All'ombra dei monti gemelli di Cesare Balbis)
SPORT
di Davide Pellegrino  
il 13/05/2022

Aosta: addio a Cesare Tieri, istrione della panchina del calcio valdostano

Si è spento a 87 anni uno dei protagonisti del pallone rossonero degli anni '60, '70 e '80; tra le tante squadre allenate ci sono l'Aosta e l'Anpi Elter

Addio a Cesare Tieri, istrione della panchina del calcio valdostano.

Abruzzese salito in Valle nel 1959, aveva giocato nell’Aosta, per poi diventarne allenatore.

Da ciabattino, aveva saputo trasformarsi, assieme a sua moglie Lucia Martelli, in apprezzato ristoratore.

Cesare Tieri si è spento nella serata di ieri all’ospedale Parini di Aosta dove era ricoverato da una ventina di giorni.

Addio a Cesare Tieri, istrione della panchina

Cesare Tieri è stato senza ombra di dubbio un personaggio del calcio valdostano degli anni ’60, ’70 e ’80.

Istrionico, vulcanico, battuta sempre pronta, aveva saputo ritagliarsi uno spazio del mondo del pallone rossonero.

Nato ad Atessa il 12 aprile 1935, era arrivato in Valle d’Aosta nel 1959.

Appassionato di calcio, aveva iniziato ad assecondare la sua passione anche nella nostra regione, vestendo, tra le altre, la maglia dell’Aosta.

Appese le scarpe al chiodo, aveva intrapreso la carriera da allenatore.

Tante le squadre allenate, la più importante era stata l’Aosta, diretta nel ’71-’72 e nella prima giornata della stagione ’72-’73.

Tra le altre, poi, aveva allenato la Robur, l’Anpi Elter, il Villeneuve, il Verrès, il Saint-Léger e il Fénis-Nus.

Per anni aveva continuato a far parte dei Veterani dell’Aosta.

Cesare Tieri era arrivato in Valle d’Aosta nel 1959.

Di professione ciabattino, il suo piccolo laboratorio di via Cesare Battisti era ben presto diventato luogo di ritrovo di calciatori e allenatori aostani.

«Per noi era un passaggio obbligato – ricorda Nunzio Santoro, anche lui giocatore e allenatore dell’Aosta -. Ci andavamo per sapere le ultime del calcio valdostano e uscivamo inevitabilmente con il sorriso e tanto buon umore. Cesare era un amante e un conoscitore del calcio, un uomo aperto, simpaticissimo, un vero istrione. Era uno juventino sfegatato e nella sua bottega, prima di tutto, si potevano ascoltare le analisi sulla situazione dei bianconeri, con le immancabili critiche al tecnico di turno».

Con il passare degli anni, però, assieme alla moglie Lucia si era tuffato nel mondo della ristorazione.

La coppia ha gestito diversi locali, tutti conosciuti per la buona cucina e l’ambiente allegro, l’ultimo in via Martinet ad Aosta, chiuso una decina di anni fa al momento della pensione.

Cesare Tieri, oltre alla moglie, lascia i figli Mirko e Frida.

Il funerale di Cesare Tieri sarà celebrato domani, sabato 14, al santuario di Maria Immacolata di Aosta.

(d.p.)

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