Batailles de Reines, la Croix Noire attende le sue regine
Presentata questa mattina la due giorni di eventi in arena con la 65ª finale regionale delle Batailles de Reines, il 6° Confronto interregionale e il 3° Combats des deuxièmes veaux
Dopo 18 eliminatorie con oltre 2.700 bovine e 408 allevatori coinvolti, si è arrivati al momento clou con la 65ª finale regionale Batailles de Reines.
È stata presentata questa mattina, giovedì 20 ottobre, la due giorni di eventi che animerà la Croix Noire, -«un’arena, un vero tempio e non un vaccodromo come dice qualcuno in modo dispregiativo», sottolinea il vice presidente del Consiglio regionale, Aurelio Marguerettaz-, sabato 22 e domenica 23 ottobre.
Il programma
6° Confronto interregionale, 3° Combats des deuxièmes veaux e 65ª finale regionale Batailles de Reines, tutto in due giorni grazie al grande lavoro e alla passione dei volontari del Comité Amis des Batailles de Reines, dei comitati locali e degli allevatori, «veri e propri gestori del territorio, che nonostante le difficoltà crescenti e le complicazioni burocratiche – dice il presidente degli Amis, Roberto Bonin -, hanno la voglia e la tenacia di portare avanti le nostre aziende e queste tradizioni».
Sabato 22 ottobre
Si comincia sabato con gli amici dei comitati canavese e Valli di Lanzo che daranno vita al 6° Confronto interregionale.
«Nel corso degli anni l’Interregionale è salito qualitativamente in modo vertiginoso – sottolinea Bonin -, le bovine sono un autentico prodotto finale della nostra selezione ed è gratificante vedere sempre tanti appassionati piemontesi, francesi e svizzeri che assistono alle nostre eliminatorie. Si potrà assistere a uno spettacolo di alto livello fin da sabato, grande vetrina per la finale di domenica».
L’arena attende l’arrivo delle bovine dalle 8.30, l’inizio dei combats per il 6° Confronto interregionale Valle d’Aosta e Piemonte e 3° Combats des deuxièmes veaux è previsto alle 12.30, attorno alle 18 le premiazioni.
Scenderanno in campo 44 bovine primipare per l’Interregionale, 31 valdostane, 10 canavesane e 3 delle Valli di Lanzo, e 34 bovine al secondo vitello.
«Partecipiamo al Confronto interregionale con lo stesso entusiasmo di sempre – dice Igor Modina, presidente del comitato canavesano Amici delle Reines -. Per noi allevatori canavesani entrare alla Croix Noire è il massimo riconoscimento. Quest’anno potremo essere presenti con 10 bovine tra le quali Furia, di Andrea Borgesio, la nostra regina regionale uscente».
Modina si augura si fare una grande festa «perché questa è una kermesse che distoglie un attimo gli allevatori dalle preoccupazioni, non abbiamo tanti giorni liberi per fare festa e da lunedì si ricomincia».
Per vari problemi di salute e di gravidanze, saranno solo tre le bovine in campo per il Comitato Amici delle Reines delle Valli di Lanzo guidato da quest’anno da Fabio Saccona, che si augura «di tornare nuovamente con numeri più alti».
Albo d’oro
A siglare l’albo d’oro del Confronto interregionale sono state fino ad oggi solo le bovine valdostane.
Nel 2017 ha vinto Saventa di Fulvio Borbey, nel 2018 Coucou di Michele Bionaz, Rebelle di Enzo Marcoz nel 2019, Suisse di Frassy/Chamonin nel 2020 e lo scorso anno J’Adore di Davide Bieller.
L’albo d’oro del Combat des deuxièmes veaux ha visto le vittorie di Bataille dei frères Martignon nel 2020 e di Strega di Rudy Baravex nel 2021.
Domenica 23 ottobre
La 65ª finale regionale Batailles de Reines prenderà il via con l’arrivo delle bovine in arena dalle 8 del mattino.
«Abbiamo chiesto la collaborazione degli allevatori perché siano tutti presenti già alle 10 del mattino per poter iniziare con un primo giro di eliminatorie già alle 11, fermarci tra le 12.30 e le 13.30 per il pranzo e poi riprendere alle 13.30 e terminare con le premiazioni entro le 18» dice il presidente del Comitato, Roberto Bonin.
219 le bovine qualificate, 216 nelle 18 eliminatorie e le tre regine regionali in carica, ma saranno 196 quelle che scenderanno in campo viste le 23 assenze certificate ad oggi.
L’unica regina regionale a difendere il titolo sarà Reinette, di Gildo Bonin di Gressan, in terza categoria.
Premi
Tutte le campane in palio per la due giorni sono realizzate da Mauro Savin e da Fabrizio Martini di Le Cuir.
L’artigiano Siro Viérin metterà in palio una scultura all’allevatore che per primo raggiungerà o supererà i 30 punti.
Sono assegnati punti agli allevatori classificati ai primi quattro posti alle finali regionali con 6 punti per le regine regionali, 5 alle seconde e 4 alle terze/quarte.
Guida al momento la classifica Gildo Bonin con 12 punti, tallonato da Davide Grimod con 10 e dai fratelli Cuneaz con 9.
La famiglia Mochettaz mette inoltre in palio il Trofeo Giustino Mochettaz all’allevatore che al decimo anno avrà totalizzato il miglio punteggio durante le finali regionali (5 punti alla reina, 3 alle seconde, 2 alle terze/quarte e 1 punto dal 5° all’8° posto).
Anche qui guida la classifica Gildo Bonin con 12 punti, che doppia il secondo, Davide Grimod con 6 punti.
Sono inoltre previsti premi a sorteggio anche per il pubblico, «per ringraziarlo della presenza in arena» sottolinea Bonin.
Buvette e animazioni
Il padiglione sarà aperto sabato e domenica per il pranzo, la cena e le due serate danzanti a ingresso gratuito.
Inoltre il Comité ha deciso l’installazione di una buvette con prodotti valdostani all’interno dell’arena «il più vicino possibile in modo che il pubblico non si perda nemmeno una battaglia».
Ingressi
Il biglietto di ingresso per la giornata di sabato è di 10 euro, per domenica 20 euro, mentre chi vuole acquistare il cumulativo pagherà 25 euro.
I biglietti sono in vendita alle casse della Croix Noire, fin dalle 8.30 del mattino per evitare code.
La due giorni di combats sarà seguita in diretta da Radio Proposta in Blu e sarà diffusa in differita sul canale YouTube Batailles Reines live, in serata.
A proposito dei biglietti, il presidente Roberto Bonin ha voluto ringraziare tutti gli appassionati che hanno seguito le eliminatorie nonostante il biglietto di ingresso.
«Abbiamo dovuto introdurre il pagamento anche per le eliminatorie proprio per far fronte ai rincari – dice Bonin -, ma abbiamo avuto comunque una risposta ottima, con oltre mille spettatori quasi ogni domenica. La decisione di non far pagare i ragazzi sotto i 18 anni, poi, è stata particolarmente apprezzata».
Il supporto del mondo politico
Nell’ambito della conferenza di presentazione hanno espresso il proprio sostegno al mondo delle Batailles l’assessore all’agricoltura Davide Sapinet e il vice presidente del Consiglio regionale, Aurelio Marguerettaz.
Sapinet ha ricordato che dalla collaborazione e dall’amicizia che unisce allevatori valdostani e piemontesi «abbiamo preso spunto anche noi a livello politico, rafforzando negli ultimi anni, la collaborazione con la Regione Piemonte e l’assessore Marco Protopapa per le misure a sostegno della zootecnia e con le altre regioni alpine per il confronto sulla convivenza tra allevamento e lupo».
L’assessore, spettatore di tutte le eliminatorie, ha sottolineato «il grande lavoro del Comité, dei comitati locali, dei rabatteurs e degli allevatori. È un piacere starvi accanto e ritrovarsi domenica dopo domenica., un momento di festa ma anche di confronto per affrontare le problematiche e cercare di risolvere».
Sapinet ha ricordato l’importante valenza turistica della finale regionale, così come si è visto soprattutto in occasione delle eliminatorie di Courmayeur, in Val Vény e Gressoney-Saint-Jean e ha preso l’impegno della parte politica «di riuscire a supportare tutto il settore con aiuti concreti che diano solidità e prospettiva alle aziende».
Il vice presidente del Consiglio Valle, Aurelio Margeuerettaz, ha ricordato il sostegno dell’ufficio di presidenza per una manifestazione che si ritiene identitaria dei valori, della cultura e della tradizione della Valle d’Aosta.
«C’è chi parla di vaccodromo in modo dispregiativo, questo per noi è un tempio, un’arena e la Batailles de Reine sè equiprabile alla Coppa del Mondo del sci – dice Marguerettaz -. Per noi la mucca non è un animale da disprezzare ma una figura sulla quale dobbiamo convergere e valorizzare».
A concludere il presidente del Comité, Roberto Bonin, che ringrazia per il «sostegno morale e gestionale» giunta e presidenza del Consiglio, «ne abbiamo bisogno», organismi con i quali c’è un confronto franco e diretto, e ricorda il grande lavoro fatto anche dal neo deputato Franco Manes e da tutto il Celva, soprattutto nell’anno del Covid, per cercare comunque di organizzare delle manifestazioni.
(erika david)