Sciopero all’Agenzia delle Dogane di Aosta: «carenza di personale e carichi abnormi»
I lavoratori della sede e di Aosta e della sede operativa del Gran San Bernardo incroceranno le braccia venerdì 27 gennaio; i sindacati denunciano una situazione non più sostenibile
Poco personale e carichi di lavoro abnormi. Questo il motivo che ha portato i sindacati a proclamare lo sciopero dei lavoratori dell’Ufficio delle Dogane di Aosta per il 27 gennaio.
L’astensione dal lavoro riguarderà sia la sede di Pollein che la sezione operativa del Gran San Bernardo e seguirà lo sciopero degli straordinari previsto per il 23, 24, 25 e 26.
In ogni caso, saranno garantiti i servizi essenziali.
I sindacati
A lanciare l’allarme sulle condizioni di lavoro dell’Agenzia delle Dogane di Aosta sono Fp Cgil, Cisl Fp, Uil PA, Confintesa e Confsal UNSA.
«La situazione è grave per la carenza di personale derivante dal blocco del turnover, legata a un’improvvida spending review, che ha svuotato l’Agenzia – esclamano le sigle sindacali -. Il tutto è aggravato dalla Brexit, che ha aumentato il carico di lavoro, e da una continua emorragia di personale, appena mitigata da nuovi concorsi, tardivi e gravemente insufficienti».
Situazione insostenibile
Insomma, la situazione per i sindacati è ormai insostenibile e anche se è stata denunciata da tempo non ha mai ottenuto ascolto «dai vertici dell’Agenzia e dalla Prefettura».
Fp Cgil, Cisl Fp, Uil PA, Confintesa e Confsal UNSA evidenziano come i carichi portino «l’inevitabile rischio di disservizi all’utenza».
Per le sigle, infatti, si è cercato di trovare inutilmente una soluzione, compreso «un tentativo di conciliazione in sede prefettizia, che ha avuto esito negativo a causa della mancanza di risposte adeguate» e questo nonostante una situazione «sempre più pressante», che non è sostenibile «senza un numero adeguato di personale».
Con i numeri attuali, infatti, per i sindacati «è impossibile dare all’utenza i dovuti servizi e contrastare anche gli illeciti e le frodi che, ad esempio, nell’ambito delle accise sono sempre più rilevanti, con un significativo rischio di danno delle entrate erariali».
Come se non bastasse, poi, a breve al personale saranno affidati anche compiti inerenti ai Monopoli (leggi tabacchi e lotterie).
Emergenza Gran San Bernardo
Ancor più particolare è la situazione della sezione operativa del Gran San Bernardo, che prevede due uffici, uno nella parte italiana e uno a Bourg-Saint-Pierre, situati a quota 1920 metri e distanti una quarantina di chilometri dall’Ufficio dogane di Aosta.
«E non esiste un servizio di trasporto di linea – spiegano ancora i sindacati -, che possa garantire la presenza dei funzionari presso quella sede di servizio, per di più considerando i turni h24. L’unico mezzo per raggiungere i luoghi di lavoro è un’auto di servizio, con la quale i dipendenti percorrono giornalmente una strada di montagna, spesso ghiacciata e non di rado frequentata da animali selvatici, senza che quel tempo di viaggio sia riconosciuto come tempo di lavoro».
Ma non finisce qui, perché i sindacati parlano anche di una dotazione di personale «notoriamente insufficiente per svolgere i compiti assegnati – spiegano ancora -. E tali carenze si sono ribaltate nell’ormai consolidato uso di non fare usufruire dei diritti contrattuali ai dipendenti, con il solito pretesto della collaborazione dei funzionari in servizio, i quali sono spesso costretti a rinunciare a recuperi, ferie e permessi. I servizi, invece, sono richiesti senza possibilità di dissentire e con conseguenti e indebite ricadute su giudizi e votazioni».
(al.bi.)