Intelligenza artificiale, in Valle d’Aosta uno studio per le linee guida
I lavori della Commissione Innovazione tecnologica e digitalizzazione
ATTUALITA'
di Erika David  
il 23/01/2024

Intelligenza artificiale, in Valle d’Aosta uno studio per le linee guida

L'assessore Luciano Caveri ha partecipato ai lavori della Commissione Innovazione tecnologica e digitalizzazione a Milano che ha discusso di intelligenza artificiale

Anche la Valle d’Aosta dovrà adeguarsi alla rivoluzione digitale e pensare di adottare delle linee guida per gestire e utilizzare al meglio l’intelligenza artificiale.

Lo sostiene Luciano Caveri, assessore regionale degli Affari europei, Innovazione, Pnrr e Politiche nazionali per la Montagna che ieri, lunedì 22 gennaio ha partecipato ai lavori della Commissione interregionale della Conferenza Stato-Regioni in materia di innovazione tecnologica e digitalizzazione, riunitasi a Milano, nel Palazzo della Regione Lombardia per discutere i trend di trasformazione delle pubbliche amministrazioni e promuovere le priorità delle Regioni in ambito digitale.

I lavori della Commissione

Obiettivo dell’incontro sviluppare le potenzialità del nuovo accordo tra Regioni e Dipartimento per la transizione digitale, sottoscritto dalle Regioni con il Sottosegretario all’innovazione Alessio Butti, discutendo priorità e percorsi comuni per il sistema delle Regioni, raccogliendo gli spunti dei vari assessori regionali con delega sull’innovazione digitale.

L’assessore Caveri ha portato in seno alla Commissione il punto di vista dei territori montani.

Il dibattito si è concentrato sull’infrastrutturazione in fibra ottica, l’attivazione dei servizi in banda ultra larga sui territori, la messa a fattor comune e l’interoperabilità delle basi dati come sistema delle regioni e a livello nazionali e il necessario sostegno alla diffusione delle competenze digitali nella popolazione e negli enti in raccordo con le progettualità a livello nazionale e i fondi Pnrr.

Non poteva mancare l’attenzione al ruolo e l’impatto dell’intelligenza artificiale per le pubbliche amministrazioni e per l’intero sistema paese.

All’incontro ha partecipato un referente di Amazon che ha illustrato i suoi servizi rivolti all’amministrazione pubblica italiana in particolare sui servizi cloud e sui modelli di intelligenza artificiale, per approfondire in termini di esigenze comuni, potenzialità da cogliere e rischi da monitorare, quella che è la tecnologia che si diffondendo in maniera dirompente in tutti i contesti, pubblici e privati.

La rivoluzione digitale secondo Caveri

«Il termine “Nuove tecnologie” – sottolinea l’assessore Caveri – ormai è desueto e dunque è meglio la definizione in progress di rivoluzione digitale. Una rivoluzione che sembra non finire mai».

«L’intelligenza artificiale generativa incide ormai in maniera profonda e siamo in piena espansione tanto che si parla già degli effetti che può procurare come minori costi, maggior produttività e un crescente approccio amichevole a vantaggio degli utenti e, nel caso del settore pubblico, dei dipendenti e dei cittadini con servizi vari e crescenti nelle loro applicazioni».

«Temi importanti come il risparmio energetico, la tutela della biodiversità, la gestione dei rifiuti, la reazione di nuovi farmaci, la diagnosi più efficace delle malattie sono solo alcuni che saranno trattati con l’IA, mentre altri argomenti rilevanti come la privacy e la cybersicurezza essere presi in esame e regolamentati in qualche modo» aggiunge l’assessore.

«In questo scenario la formazione è centrale per capire il funzionamento dei meccanismi ed evitare il rischio del «fai da te». Nella riunione è emersa all’unanimità la necessità di avere un utilizzo responsabile e sicuro e pure democratico di questa nuova tecnologia, per consentire un approccio a tutti e non solo agli “esperti”».

«A questo proposito è stato appena approvato un regolamento europeo – proprio per gestire l’IA – che deve divenire per tutti un caposaldo onde evitare derive pericolose. Su questa nuova realtà sarà bene ragionare anche in Valle d’Aosta e per questo avvieremo uno studio apposito per ottenere delle linee direttrici.  Le regole, infatti, in un contesto così delicato e in continua evoluzione, sono recinti di sicurezza da non sottostimare» conclude Caveri.  

(re.aostanews.it)

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