Consiglio Valle, la stoccata di Lavevaz: «abbiamo il compito di recuperare la fiducia dei valdostani, non di ottenere il consenso»
L'ex presidente della Regione Erik Lavevaz interviene in modo critico all'esame del bilancio regionale, «questo documento diventa sempre più un mero esercizio contabile»
«La politica deve cambiare marcia», dice Erik Lavevaz, ex presidente della Regione nel dibattito sul bilancio regionale.
Il consigliere dell’Union Valdôtaine è intervenuto in maniera critica nel dibattito di oggi pomeriggio in aula.
«Il bilancio dovrebbe essere la concretizzazione di un percorso di condivisione e di un dibattito politico che porta a una sintesi di tante posizioni per offrire le migliori opportunità alla comunità che siamo chiamati ad amministrare – premette Lavevaz -. Invece, questo documento diventa sempre più un mero esercizio contabile».
«Il vero momento in cui si possono fare scelte strategiche importanti arriva con l’approvazione del primo assestamento: una anomalia che in qualche modo va risolta. La responsabilità non è da imputarsi all’amministrazione ma alla politica che deve cambiare marcia» sottolinea.
Recuperare la fiducia non rincorrere il consenso
«Certo, la politica è fatta di consenso che muove certe scelte. In tutti gli ambiti pubblici vediamo decisioni prese con la volontà di far crescere una comunità e altre che, invece, riguardano intervenenti puntuali» evidenzia Lavevaz.
«In Valle d’Aosta il consenso si muove su dinamiche che hanno piccole dimensioni tali da far confondere, a volte, un intervento per pochi come un intervento per molti o per tutti. Su questo si basano le dinamiche della politica, ma credo che si dovrebbero fare delle scelte, anche impopolari, se necessarie alla crescita della comunità: la sommatoria di tanti piccoli interventi non per forza contribuisce allo sviluppo sociale».
«Abbiamo il compito difficilissimo di recuperare la fiducia dei valdostani, non di ottenerne il consenso e questo passa necessariamente attraverso delle riforme strutturali e recuperando la centralità del Consiglio inteso come luogo di condivisione e di partecipazione».
«Voterò questo bilancio – che è in linea con la maggioranza -, mosso dal senso di responsabilità più che da quello di condivisione, soprattutto del metodo» conclude il suo intervento il consigliere.
(re.aostanews.it)