Lidl dona oltre 75.000 euro alla fondazione Abio
Milano, 9 giu. (askanews) – Oltre 75.000 uova al cioccolato vendute per una donazione complessiva di 75.771 euro. E’ questo il risultato dell’iniziativa benefica “Uovo solidale Deluxe” lanciata da Lidl Italia lo scorso aprile, in occasione della Pasqua, a sostegno di Fondazione Abio Italia.
Per ogni uovo di cioccolato venduto, l’insegna dei discount si è impegnata a donare un euro a favore di Abio, organizzazione che si occupa di aiutare i pazienti pediatrici e le loro famiglie ad affrontare la permanenza in ospedale. La donazione complessiva di 75.771 euro di questa edizione si aggiunge agli oltre 100.000 euro raccolti nelle precedenti edizioni del progetto.
Il contributo di Lidl permette di sostenere due progetti: il primo, “Ripartiamo da Abio”, è rivolto alla formazione dei volontari che quotidianamente coinvolgono i bambini in giochi e attività per aiutarli ad affrontare la permanenza in ospedale, il secondo, invece è il “Kit d’accoglienza”, che prevede la distribuzione di uno zainetto con matite, giochi e libri, da regalare ai bambini per accompagnarli in momenti di svago e spensieratezza.
“Siamo orgogliosi di sostenere la comunità con questa donazione a Fondazione Abio, che ogni giorno offre supporto e conforto ai bambini ricoverati e alle loro famiglie, cercando di rendere più sereni momenti molto difficili da affrontare – ha dichiarato Alessia Bonifazi, responsabile Public affairs Lidl Italia – Questo risultato è il frutto di una sinergia preziosa tra la nostra azienda, la Fondazione e i nostri clienti che, ancora una volta, hanno dimostrato grande partecipazione e sensibilità. Insieme vogliamo continuare a costruire un percorso di solidarietà e aiuto concreto verso chi ne ha più bisogno”.
“Ringraziamo di cuore Lidl Italia per la fiducia e la cura con cui da anni collabora con noi e tutti coloro che hanno scelto di sostenere l’impegno quotidiano di Abio aderendo a questa iniziativa – aggiunge Giuseppe Genduso, presidente di Fondazione Abio Italia Ets – perché è grazie ad opportunità come queste che possiamo continuare a prenderci cura in modo attento e qualificato dei bambini, degli adolescenti e delle famiglie che in tutta Italia vivono la difficile esperienza dell’ospedalizzazione”.