Referendum: Avs-Rete civica dicono No alle 3 preferenze
Gli alleati all’interrogativo Vuoi la legge elettorale peggiore d’Italia? rispondono in coro: NO e lanciano dal centro sostenibile di Lavesé a Saint-Denis la campagna referendaria
Referendum: Avs-Rete civica dicono No alle 3 preferenze.
Alleanza Verdi Sinistra e Rete civica all’interrogativo Vuoi la legge elettorale peggiore d’Italia? rispondono in coro: NO e lanciano dal centro sostenibile di Lavesé a Saint-Denis la campagna referendaria.
Le motivazioni
«La modifica affannosamente approvata da 19 consiglieri regionali non costituisce una riforma del sistema elettorale – tornano a ripetere – ma un intervento limitato, settoriale e maldestro dopo che, da oltre dieci anni, tutti affermano che occorre una vera riforma per dare stabilità al sistema di governo regionale».
Rincarano: «La reintroduzione delle tre preferenze è un passo indietro rispetto alla scelta di pulizia e contro le cordate fatta nel 2019 e il sistema introdotto dalla leggina approvata non garantisce neppure un sostanziale equilibrio di genere nel voto, perché solo nel caso in cui si scelga di votare tre candidati uno deve essere di genere diverso: se ad esempio si votano due uomini il voto è valido; non è certo la stessa cosa della doppia di genere (un voto per un uomo e uno per una donna, come avviene praticamente in tutta Italia)».
«Incredibilmente la legge è stata approvata fuori tempo massimo – concludono – e in caso di referendum non potrà entrare in vigore in tempo utile (non secondo la presidenza della Regione ndr) per modificare le modalità di voto per le elezioni regionali già programmate per fine settembre 2025».
(d.c.)