Ététrad, il festival delle musiche trad torna e riparte dal Triangle du Mont Blanc
Il festival Ététrad debutterà ad Aosta, in piazza Roncas, martedì 26 agosto con un doppio concerto gratuito per poi spostarsi a Tsanté di Bouva, a Fénis dal 27 al 30 agosto; la prima edizione del Triangle du Mont Blanc è dedicata alla Francia
«Vivere la tradizione sempre in movimento, con uno sguardo proiettato verso futuro, diffondendo con la musica un messaggio di fratellanza e unione» è lo spirito di Ététrad, il festival internazionale delle nuove musiche trad in Valle d’Aosta che, alla 27ª edizione, sceglie di rinnovarsi ancora una volta.
Così Vincent Boniface, direttore artistico del festival, presenta l’edizione 2025 di Ététrad che proporrà musica da ascolta, da ballare e da imparare dal 26 al 30 agosto.
Le novità
Una storia quasi trentennale, da quando, nel 1998, i Trouveur Valdotèn ebbero l’idea di portare su un palco in Valle d’Aosta alcuni dei gruppi esponenti delle musiche tradizionali d’Europa, un’idea vincente che da dieci anni è portata avanti dall’associazione culturale Ététrad con novità che arricchiscono il festival di anno in anno.
Questa mattina, nella conferenza di presentazione della 27ª edizione, alla Distilleria Saint Roch, il presidente dell’associazione, Paolo Dall’Ara ha illustrato alcune delle novità come il neonato Triangle du Mont-Blanc e la collaborazione con il Savt.
«L’associazione ci ha fatto presente le necessità degli artisti valdostani di un supporto per la parte burocratica delle loro attività» spiega il segretario del Savt, Claudio Albertinelli.
«Abbiamo voluto sostenere Ététrad non con un mero contributi economico ma offrendo supporto per queste necessità stipulando una convenzione con la Cooperativa friulana Esibirsi che si occupa proprio delle pratiche burocratiche di migliaia di artisti in tutta Italia» spiega Albertinelli che annuncia una giornata di informazione e formazione su questi temi, in autunno.
Un momento della presentazione con Vincent Boniface, Paolo Dall’Ara, Nicola Rosset
Il Triangle du Mont Blanc
Con un contributo del Fus, il Fondo unico per lo spettacolo, l’associazione Ététrad dà avvio a una nuova progettazione triennale, che lo proietta nelle edizioni 2025, 2026 e 2027 con una programmazione narrativamente collegata metaforicamente dalla montagna più alta d’Europa,il Monte Bianco, e i territori che al suo cospetto muovono sin dall’alba dei tempi dinamiche d isviluppo culturale e appunto etno-musicologico, nell’ordine: la Francia, la Svizzera, e in fine l’Italia.
Saranno quindi organizzati eventi che vertono in maniera preponderante su produzioni provenienti dalla Francia per l’edizione 2025, dalla Svizzera per l’edizione 2026, e dalle varie regioni d’Italia e naturalmente dalla Valle d’Aosta per l’edizione 2027, senza tralasciare lo sguardo sul mondo che è nel Dna dell’evento, programmando regolarmente eventi che raccontano la musica dei quattro angoli del mondo.
Ététrad 2025
«Ététrad è un festival in crescita e molto ambizioso grazie al sostegno dei partner» sottolinea Vincent Boniface illustrando il programma articolato tra momenti di ascolto e momenti di ballo e ricordando la natura ibrida del festival.
«Ci sono festival con la musica da ballo e festival con la musica da concerto, Ététrad unisce e mescola queste caratteristiche perché riteniamo che i pubblici debbano scambiarsi e frequentarsi, abbattendo muri che chiudono i generi.
Una musica per ascoltare, ballare, imparare con i tre stages di musica d’insieme, di canto e di danza.
Tra le iniziative collaterali anche l’esposizione temporanea, al Mav, il Museo dell’artigianato valdostano, Cornamuse dal mondo a cura le maestro liutaio, polistrumentista e ricercatore, Daniele Bicego.
I concerti
A rompere il ghiaccio della 27ª edizione, martedì 26 agosto, alle 21, in piazza Roncas (ingresso libero) ad Aosta, Muddy Gurdy che proporranno un blues nato ai piedi dei vulcani dell’Auvergne che raggiunge le colline del Mississippi e della Louisiana.
A seguire, alle 22.30, sempre in piazza Roncas e sempre a ingresso gratuito, Tribal Jâze, da ascoltare e ballare.
Il festival poi, da mercoledì 27 a sabato 30 agosto si sposta a Fénis.
All’area Tsantì de Bouva, alle 18, i valdostani Calabro 35, un gruppo di amici musicisti appassionati delle musiche tra del Sud Italia, al loro primo anno di attività; a seguire i Musicanti del Piccolo Borgo (alle 21), Princesse Miska (alle 23) e La Rôdeuse (alle 1.15).
Giovedì 28 si comincia con la musicoterapi valdostana di Alma Soul Music, alle 16 al Mav, poi alle 18, all’arena di Tsantì de Bouva, il Duo Sarzier-Simonnin, alle 21 il Source Quintet, alle 23 il Miscellaneis Quartet, per chiudere alle 0.10 con Mbraia.
Venerdì 29 alle 16 al Mav i Blu L’Azard proporranno animazione per bambini da 0 a 99 anni, alle 18 all’areana si esibiranno i Lametròn, alle 21 sarà proettato il film Contrebandjì, di Tèlécombat. musicato dal vivo, alle 22 il palco sarò di nuovo dei valdostani l’Orage con la nuova formazione, alle 23.30 toccherà a Illa e chiuderà la serata War-Sav alle 1.20.
L’Orage nella nuova formazione
Sabato mattina, alle 11, il prato del Mav ospiterà le restituzioni degli stage di musica d’insieme, canto e ballo che saranno accompagnate da una degustazione con i liquori Saint Roch.
Alle 14.30, sempre al Mav, la presentazione del film e del libro Chant a batànt e Tsant’an Tsamin con il ricercatore Flavio Giacchero. Chiuderà il pomeriggio l’esibizione di musica e danza dei valdostani Mamima Swan, alle 16.
Si torna all’arena alle 18 per il concerto dei Balarù, vincitori del premio Betti Zambruno 2025.
I Violons Barbares apriranno l’ultima serata di concerti, alle 21, seguiti da Ciac Boum (23.30) e, a chiudere con la trad elettronica Lindal, alle 1.10.
Informazioni utili
Nei pressi dell’area verde Tsantì de Bouva sarà disponibile un’area per attendamento accessibile unicamente a piedi. Si potrà campeggiare solo con tende.
Il costo per ogni tenda è pari a 10 euro e ha validità per tutta la durata della manifestazione. La prenotazione non è necessaria. Nelle immediate vicinanze c’è un parcheggio gratuito per le autovetture, servizi igienici e docce.
Per tutta la durata del festival si potrà approfittare dell’Étébar e della ristorazione diffusa. Alcuni chef prepareranno piatti della tradizione locale in varie postazioni per evitare lunghe code e perché ognuno possa scegliere il piatto preferito.
Biglietti
Tutti i residenti di Fénis hanno l’ingresso gratuito a tutti gli eventi del festival.
Il biglietto per una giornata è di 22 euro (12 ridotto), per due giorni consecutivi 40 (20 ridotto), per tre giorni consecutivi 50 euro (25 ridotto) e per tutte e quattro le giornate 60 euro (30 ridotto).
È possibile acquistare un abbonamento di 4 giorni più lo stage di musica d’insieme a 200 euro (100 ridotto) e l’abbonamento Lève toi et danse per i 4 giorni e gli stages di danza a 140 euro (70 ridotto).
Tutte le informazioni sugli artisti e il programma dettagliato su etetrad.org.