Elezioni, Adava presenta un documento programmatico: «Aosta non sia solo visitabile, ma anche vivibile»
L'Associazione degli Albergatori e delle Imprese Turistiche della Valle d’Aosta ha stilato un documento programmatico da discutere con i candidati alla guida del capoluogo aostano
«Aosta deve diventare una città non solo visitabile, ma anche vivibile». Questo il fulcro del documento programmatico stilato da Adava, in materia di turismo e non solo, in vista delle elezioni comunali di Aosta.
Adava, elezioni: documento programmatico per Aosta
Adava, l’Associazione degli Albergatori e delle Imprese Turistiche della Valle d’Aosta, ha deciso di inserirsi nel dibattito in vista delle elezioni comunali di Aosta, compilando una sorta di vademecum contenente «proposte strategiche per il futuro della città, con particolare attenzione allo sviluppo turistico, alla qualità della vita dei residenti e alla valorizzazione delle potenzialità del territorio».
Questo, illustrato dalle delegate Adava del Comprensorio di Aosta, Jeannette Bondaz ed Erika Galassi, sarà esposto ai vari candidati alla fusciacca.
Dopo la prima riunione di martedì pomeriggio con Raffaele Rocco e Valeria Fadda, nei prossimi giorni incontreranno le altre coalizioni, a cominciare, lunedì 15 settembre, con Giovanni Girardini e Sonia Furci.
Elezioni, Adava: «Vogliamo stimolare un confronto costruttivo»
Lo scopo di Adava, diffuso in un comunicato stampa, è quello di «stimolare un confronto serio e costruttivo con i candidati sindaci, perché Aosta deve diventare non solo una città da visitare, ma soprattutto una città in cui vivere bene – sottolineano Jeannette Bondaz ed Erika Galassi -. Turismo e qualità della vita non sono due concetti distinti: sono il cuore dello sviluppo futuro del capoluogo. Con queste proposte e con gli incontri programmati, la nostra associazione vuole candidarsi come interlocutore attivo del dibattito elettorale, mettendo a disposizione idee, esperienze e competenze per una Aosta più attrattiva, sostenibile e accogliente».
Il tutto parlando di una città passata dalle oltre 420 mila presenze del 2014 alle oltre 740 mila del 2024, facendone il secondo comprensorio turistico più visitato dopo il Monte Cervino.
Adava, il documento programmatico
Il documento recapitato ai candidati, secondo Adava, individua «azioni concrete e misurabili», con la convinzione «che turismo e qualità della vita siano due facce della stessa medaglia», fatta di spazi curati, servizi moderni ed eventi di rilievo.
Decoro urbano
Tra le proposte, una delle priorità segnalate da Adava riguarda il decoro urbano.
Secondo gli albergatori, infatti, «Aosta non può permettersi di accogliere turisti e cittadini con aree trascurate – si legge nella nota -. Chiediamo maggiore attenzione alla pulizia delle vie, delle piazze e dei parchi pubblici, all’aumento dei cestini e a una gestione più ordinata dei rifiuti».
Gli albergatori chiedono anche maggiore cura per le porte di ingresso in città: Est e Ovest, stazione dei treni e degli autobus, piazzale della funivia di Pila e rotonde principali.
Verde e spazi pubblici
Altro argomento di rilievo è considerato quello relativo al verde e agli spazi pubblici.
Qui, Jeannette Bondaz ed Erika Galassi evidenziano come «il progetto del parco cittadino Puchoz è una priorità per la nostra comunità, ma da solo non è sufficiente».
Servono, infatti, altri «parchi cittadini, perché tutti i principali studi a livello internazionale dimostrano che più verde significa non solo qualità della vita, ma anche strumenti per destagionalizzare il turismo e ampliare l’offerta outdoor».
Sicurezza accoglienza
Altro tema fondante riguarda la sicurezza e l’accoglienza.
«Una città ospitale è prima di tutto una città sicura», fatto che si ottiene rafforzando «il presidio del territorio e migliorando la percezione di sicurezza con azioni mirate contro microcriminalità e degrado».
Viabilità e mobilità
Adava, poi, in tema di viabilità e mobilità chiede di «ridurre il traffico veicolare e migliorare l’accesso alla città. Poche decine di metri separano i punti della nostra circonvallazione cittadina dai luoghi di maggior concentrazione di servizi – continua l’associazione degli albergatori -. Chi si reca ad Aosta per lavoro o per una visita giornaliera deve essere incentivato a lasciare l’auto in uno dei numerosi parcheggi esterni, con l’opzione di poter utilizzare una navetta gratuita che percorra il tragitto circolare esterno».
Aosta e Pila
Altro punto cardine per Adava in vista delle elezioni comunali è il collegamento «tra Aosta e Pila, punto strategico per il turismo – spiegano ancora gli albergatori -. È necessario potenziare l’utilizzo della telecabina anche durante la stagione estiva, con l’auspicio che in futuro venga realizzato il collegamento intervallivo con Cogne, così da creare un’area turistica ancora più ampia e integrata».
Per l’inverno, invece, Adava propone «navette dedicate – realizzate in sinergia tra pubblico e privato – che accompagnino i visitatori direttamente dalle strutture ricettive alla partenza della telecabina, così da promuovere Aosta e Pila come un’unica destinazione “città + montagna”».
Tradizione e giovani
Ultimo punto evidenziato dagli albergatori è quello di evitare di perdere il «patrimonio di tradizioni e di identità culturale», che anzi va «rafforzato e tramandato».
Per questo, Adava chiede «spazio, nelle manifestazioni e negli eventi cittadini, ai gruppi folkloristici, ai cori e alle bande musicali, che rappresentano l’anima autentica del territorio – concludono Bondaz e Galassi -. Parallelamente, occorre investire su percorsi educativi dedicati alle scuole elementari e medie: grazie al coinvolgimento delle guide turistiche, i ragazzi potranno scoprire i personaggi storici che hanno segnato la città e conoscere da vicino i luoghi simbolo di Aosta. Si tratta di un modo concreto per costruire consapevolezza e senso di appartenenza, rafforzando l’identità collettiva e preparando nuove generazioni capaci di custodire e trasmettere l’eredità culturale, diventando al contempo cittadini e futuri operatori dell’accoglienza».
(alessandro bianchet)