Manovra, Giorgetti: «priorità a famiglie e lavoratori»
Il ministro dell'Economia frena sui tagli Irpef al ceto medio e apre all'ipotesi di una Zona economica speciale
Manovra, Giorgetti; «priorità a famiglie e lavoratori». Lo ha detto il ministro dell’Economia Giancarlo Giorgetti ospite ad Aosta all’Hostellerie du Cheval Blanc oggi, sabato 13 settembre, a margine del suo intervento.
«Di proposte ne ho sentite e lette tantissime (flat tax, detassazione dei salari ndr). Il mistero dell’Economia deve tracciare un quadro di insieme e lo fa partendo dalle previsioni e dal quadro economico del paese nel 2026 che si presenta, ovviamente, molto incerto per le situazioni di carattere internazionale. È chiaro che la priorità va nella direzione di aiutare le famiglie e i lavoratori, riducendo ulteriormente la pressione fiscale, ci concentreremo sui redditi più bassi, come già fatto negli ultimi due anni, e, piano piano, alzeremo l’asticella per accontentare anche i ceti medi» ha puntualizzato Giorgetti alla domanda su cosa quali misure il governo intendesse adottare per mettere più soldi nelle tasche dei lavoratori.
Sull’entità della manovra non fa numeri ma torna a ribadire: «È una entità variabile dai numeri di contesto. È dovere del ministero dell’Economia assicurare. Noi abbiamo costruito un percorso serio e credibile di finanza pubblica e questo ci sta premiando . Continueremo su questa strada».
Irpef, niente tagli
Il ministro frena anche sul taglio dell’Irpef: «Quella che Salvini chiama la rottamazione delle cartelle e la riduzione delle aliquote fiscali al ceto medio costituiscono un quadro su cui c’era una sicurezza, e che, lo dico con grande franchezza, si è complicato un po’ con tutte le vicende che a livello internazionale sono divampate e che non dipendono dal governo» chiarisce Giorgetti.
Zes
Parlando dell’ipotesi di Zona franca ha «L’estensione della Zes (Zona economica speciale) alle Marche (concessa all’Umbria) apre scenari interessanti anche per altre realtà. Poi, naturalmente è molto complicato da fare però è una possibilità. Se si fa deve essere comunque sostenibile».
(da.ch.)