Cogne Acciai Speciali, Gasparri sprona l’Europa: «Il settore fa fatica, servono regole stringenti»
Maurizio Gasparri a colloquio con Monica Pirovano
POLITICA & ECONOMIA
di Alessandro Bianchet  
il 19/09/2025

Cogne Acciai Speciali, Gasparri sprona l’Europa: «Il settore fa fatica, servono regole stringenti»

Il presidente del gruppo parlamentare in Senato di Forza Italia in visita all'acciaieria rossonera: «Concorrenza di India e Cina è pesante, rischiamo di essere calpestati»; Rini: «Sinergia Cogne-Regione non basta più»

«È un settore industriale decisivo che fa fatica, l’Europa deve mettere regole alla circolazioni dei beni». Punta il mirino sull’Unione europea Maurizio Gasparri all’uscita dalla visita alla Cogne Acciai Speciali.

Salito in Valle per sostenere la campagna di Forza Italia in vista delle regionali del 28 settembre, il presidente del gruppo parlamentare in Senato degli azzurri, ha incontrato venerdì mattina il direttore generale dell’acciaieria valdostana, Monica Pirovano, traendone un quadro, appunto, «di fatica», come testimoniato anche dall’avvio, previsto per lunedì 22 settembre (come anticipato da Gazzetta Matin), di altre due settimane di cassa integrazione per 955 dipendenti.

Gasparri: «Da India e Cina concorrenza dura»

Maurizio Gasparri ed Emily Rini all’uscita della Cogne Acciai Speciali

Maurizio Gasparri prova a scuotere l’Unione europea, un po’ sulla falsa riga di quanto fatto già dai sindacati rossoneri.

«Dalla visita ne è emersa la fatica di un settore industriale decisivo – spiega il presidente del gruppo parlamentare forzista -. Se l’Europa non avrà una regolamentazione più attenta, saranno problemi, perché India e Cina fanno una dura concorrenza, con costi di produzione infinitamente più bassi e regole ambientali inesistenti, ammesso che ce ne siano».

Per un settore «decisivo» per «edilizia, difesa, industria navale», che in Valle si concentra però su «tecnologie più sofisticate come l’aerospace», Gasparri evidenzia come il paese non possa «non avere una produzione e dipendere solamente dalle importazioni»: da qui la necessità di regole restrittive.

«In Valle si fa il massimo, è apprezzabile un impianto siderurgico che continua a rimanere nel cuore di una città e di una regione che fanno di ambiente e natura le proprie risorse – evidenzia -. La Cogne ha fatto un grande sforzo sotto il profilo della compatibilità ambientale, ma il resto lo deve fare l’Europa».

Fare tradotto «in una serie di regole sulla circolazione dei beni – continua Gasparri -: se ti confronti con avversari con regole inesistenti e costi più bassi si capisce la preoccupazione di un gruppo con proiezione internazionale».

Gasparri: «Le nostre capacità di difesa rischiano di essere calpestate»

Se a livello nazionale, attualmente, il Governo Meloni è concentrato su Ilva «capitolo molto doloroso che incide su tutto il settore», l’intenzione è quella di farsi «sentire con la nuova commissione europea – incalza Maurizio Gasparri -. Servono regole e quote di importazioni, soprattutto alla luce dei dazi americani, che speriamo siano una parentesi il più breve possibile. Poniamo con insistenza questi temi: l’Europa deve essere una fortezza aperta ai commerci, ma decisa a difendere produzioni e tecnologie».

Per il presidente del gruppo parlamentare di Forza Italia, la politica green della scorsa legislatura continentale «ha messo a rischio una realtà industriale – continua -. Ci vogliono standard ambientali, ma con tempistiche sostenibili. Come sostenuto anche da Draghi e Von Der Leyen, le scadenze del 2035 vanno riviste».

Bisogna, però, far massa critica.

«Non possono parlare Valle d’Aosta, Renania, singole realtà, bisogna essere uniti e per questo noi spingiamo sulla dimensione europea – conclude -. L’Europa deve muoversi, perché se vanno in crisi produzioni industriali stretegiche non avremo più l’Europa perché non potremo più difenderci. La storia detta l’agenda, ci sono molti cattivi all’opera; noi siamo buonissimi, ma non possiamo morire da buoni, dobbiamo vivere da attenti».

Rini: «Sinergia tra Cogne e Regione non basta più».

Sul caso Cogne Acciai Speciali si esprime anche la coordinatrice regionale di Forza Italia, Emily Rini.

«A differenza di tanti, con i nostri big nazionali abbiamo voluto portare la nostra voce nelle istituzioni e affrontare problemi concreti – sottolinea all’uscita dall’acciaieria -. Bisogna provare a capire le esigenze e dare risposte concrete».

E sulla Cogne Acciai Speciali.

«La sinergia tra Cogne e Regione è sempre stata un punto fondamentale, ma ora non basta più, perché le risposte non possono essere date a livello regionale – conclude -. Servono collegamenti e sinergie con Roma e Bruxelles, dove bisogna andare a bussare per avere risposte: la presenza del senatore Gasparri è la conferma che vogliamo provare, sempre con umiltà, a dare risposte».

(alessandro bianchet)