Oltre la vetta, il Cai apre una rete di dialogo per superare lutti e traumi in montagna
Il progetto che unisce alpinisti, psicologi, guide, soccorritori e familiari sarà presentato sabato 15 novembre a Milano durante l'Italian Outdoor Festival
La montagna è da sempre luogo di libertà, di conquista e di silenzio. Ma quel silenzio, talvolta, diventa anche lo spazio del dolore.
È da questa consapevolezza che nasce Oltre la vetta, il nuovo progetto del Cai, Club Alpino Italiano, pensato per offrire ascolto e sostegno a chi ha vissuto un lutto o un trauma legato alla montagna.
L’iniziativa punta a costruire una rete di dialogo tra alpinisti, guide, soccorritori, psicologi e familiari. L’obiettivo è affrontare apertamente un tema spesso rimosso, ma profondamente sentito nelle comunità alpine, dove la passione per la montagna convive con la consapevolezza dei suoi rischi.
«Mettiamo a disposizione la nostra esperienza e la nostra struttura per chi ha conosciuto il dolore in montagna», ha dichiarato il presidente generale del Cai, Antonio Montani, che ha definito il progetto «una delle iniziative più importanti» del suo mandato.
Un punto di riferimento per chi resta
Oltre la vetta nasce in collaborazione con Psicologi per i Popoli, associazione che da anni interviene nei contesti di emergenza, attiva anche in Valle d’Aosta.
Sarà proprio l’associazione a curare la formazione e la selezione dei professionisti che entreranno nella rete di supporto.
«È un passo importante verso il riconoscimento dell’impatto psicologico degli incidenti in montagna», spiega Donatella Galliano, presidente di Psicologi per i Popoli.
L’obiettivo è creare un punto di riferimento accessibile e qualificato per chi cerca aiuto dopo una perdita in ambiente alpino, offrendo strumenti e momenti di confronto anche alle sezioni territoriali del Cai.
Silvia Farina e Marina Consolaro nella prima puntata del podcast Oltre la Vetta
Il podcast che dà voce alle storie
Accanto al progetto prende il via anche l’omonimo video-podcast mensile Oltre la vetta, ideato dalla giornalista Sofia Farina.
Un racconto corale che intreccia voci e testimonianze di chi ha vissuto il dolore legato alla montagna, ma anche la forza della condivisione.
La prima puntata, disponibile su YouTube, Spreaker e Spotify, ospita Marina Consolaro, madre di Matteo Pasquetto, l’alpinista scomparso sul Monte Bianco nel 2020.
Dal suo lutto è nato il Fondo Casa Matteo Varese, che oggi sostiene giovani guide alpine e progetti sociali.
Il debutto all’Italian Outdoor Festival
Il progetto sarà presentato ufficialmente sabato 15 novembre a Milano, durante l’Italian Outdoor Festival, ma sul sito dedicato sono già disponibili materiali informativi, riflessioni e testimonianze.
Con Oltre la vetta, il Cai invita anche la comunità valdostana — dove la montagna è parte della vita quotidiana — a guardare in alto, ma senza dimenticare chi resta indietro.
Perché, come ricordano gli ideatori, a volte la vetta più difficile da raggiungere è quella interiore.
(re.aostanews.it)
