Arcigay Valle d’Aosta cambia nome: diventa Arcigay Queer Vda André Zanotto
A trent’anni dalla scomparsa e a quarant’anni dal suo storico coming out, l’associazione si intitola alla storica e pioniera della visibilità trans*
Arcigay Valle d’Aosta cambia nome: diventa Arcigay Queer Vda André Zanotto. Lo ha deliberato l’assemblea del Comitato territoriale di Arcigay Valle d’Aosta, su proposta del direttivo.
L’Associazione è intitolata a André Zanotto, storica, giornalista e scrittrice valdostana, tra le prime persone transgender visibili in Italia e figura profondamente radicata nella storia e nell’autonomismo valdostano.
La decisione è stata resa pubblica domenica 9 novembre, in occasione dell’incontro “L’Héritage de André Zanotto – 30 ans de fierté”, svoltosi nel salone Ducale del Municipio di Aosta, con il patrocinio del Comune.
40 anni fa il coming out
L’intitolazione avviene nel trentennale della morte di André Zanotto e a quarant’anni dallo storico coming out, come segno di riconoscenza verso una figura che, con la sua vita e il suo lavoro, ha rappresentato un esempio di libertà, cultura e coraggio civile.
Chi era André Zanotto
André Zanotto (1933 – 1995) è stata una delle protagoniste della cultura valdostana del Novecento. Vincitrice del Premio Saint-Vincent nel 1956, ha collaborato con numerose testate e istituzioni culturali regionali, contribuendo in modo decisivo alla valorizzazione del patrimonio storico e artistico della Valle d’Aosta.
Nel 1985 Zanotto fece coming out come donna trans, affermando la propria identità in un contesto storico e sociale ancora ostile, e diventando una pioniera della visibilità trans in Italia. Lo fece restando in Valle d’Aosta, scegliendo di vivere apertamente la propria identità proprio nello spazio in cui era cresciuta e aveva costruito il suo lavoro culturale.
«Particolarmente in questo momento storico attuale — sottolinea il presidente Giulio Gasperini — intitolare la nostra associazione ad André Zanotto significa ribadire con forza che le politiche vessatorie, violente e discriminatorie nei confronti delle persone T* riguardano tutta la comunità queer, perché non ci può essere liberazione se non per ogni soggettività. Questa decisione sottolinea anche la nostra volontà, anche nella prospettiva di “Aosta capitale della cultura Arcigay 2027”, di dare visibilità e risalto alla storia queer valdostana, per non dimenticarci — conclude Gasperini — che anche in questa piccola piega di mondo ci sono state persone coraggiose che non solo si sono auto-affermate ma che hanno aperto la strada e conquistato spazi di libertà per chiunque sia arrivatə dopo».
La nipote Elisa Zanotto: intitolazione che mi commuove
L’annuncio dell’intitolazione è stato accolto con grande emozione anche da Elisa Zanotto, attrice e nipote di André: «Negli ultimi anni l’associazione ha lavorato con passione per riportare mia nonna fuori dal cono d’ombra in cui era caduta, valorizzandone la figura di donna trans, storica e giornalista, ma anche quella familiare, affettiva, di nonna. Questa intitolazione mi commuove e mi riempie di orgoglio: André Zanotto è stata una figura indimenticabile, fonte d’ispirazione per la forza con cui ha saputo affermarsi e per il coraggio con cui ha vissuto la propria identità.Spero che la sua storia continui a ispirare, ma anche che percorsi come il suo non debbano più essere conquiste eccezionali, bensì esperienze accessibili a tutte le persone».
(re.aostanews.it)
