Baglio di Pianetto cede Tenuta Baroni di Noto a Soc. Agricola Halaesa
Milano, 1 dic. (askanews) – Baglio di Pianetto avvia una nuova fase della propria strategia aziendale concentrando la produzione nelle aree montane di Santa Cristina Gela e Piana degli Albanesi, in provincia di Palermo, e cedendo la Tenuta Baroni di Noto alla Società Agricola Halaesa Srl. La decisione, annunciata dal presidente Gregoire Desforges Marzotto, si inserisce nel piano di sviluppo e rinnovamento avviato dopo il passaggio di testimone dai nonni Paolo e Florence Marzotto, fondatori dell’azienda ventisei anni fa.
La scelta di riportare il baricentro produttivo nei territori d’altura dove ha sede la Cantina è stata definita dal presidente come “un’azione coerente con la visione a lungo termine dell’azienda”. “Questi territori, da sempre altamente vocati alla viticoltura di qualità, rappresentano per noi il cuore della produzione di vini di alto profilo” ha commentato, sottolineando che “è qui che si esprime al meglio la nostra visione di lungo periodo, rispondendo alle aspettative dei consumatori con autenticità e coerenza”. Desforges ha evidenziato anche gli aspetti legati alla sostenibilità. “La concentrazione delle colture ci permetterà inoltre di proseguire il nostro percorso verso una Cantina a sempre più basso impatto ambientale, abbattendo le emissioni derivanti dal trasporto così come il consumo di acqua, minore nelle zone d’altura”.
Nella strategia di riposizionamento un ruolo centrale è assegnato ai vigneti situati tra i 700 e i 900 metri di altitudine, considerati dall’azienda un habitat ideale per la produzione di vini freschi ed eleganti. La guida enologica è affidata a Graziana Grassini, scelta che si inserisce nel percorso di rinnovamento intrapreso negli ultimi mesi.
La Società Agricola Halaesa Srl, società benefit attiva nella produzione sostenibile di avocado in Italia e già radicata in Sicilia, acquisisce la Tenuta Baroni nell’ottica di ampliare e consolidare la propria filiera. L’operazione consente alla società “di rafforzare la scalabilità delle attività e di sviluppare un modello agricolo integrato orientato alla sostenibilità”. È previsto che l’espansione delle superfici arrivi fino a 500 ettari, con un ulteriore aumento di capitale programmato per il 2026.
