Case popolari, la bollettazione unica fa discutere: «Così si rischia la morosità»
La bollettazione congiunta tra affitto e spese condominiali negli alloggi di edilizia residenziale pubblica finisce al centro del dibattito politico in Consiglio Valle
La bollettazione congiunta tra affitto e spese condominiali negli alloggi di edilizia residenziale pubblica finisce al centro del dibattito politico in Consiglio Valle.
Il tema è stato portato in Consiglio regionale dal gruppo PD – Federalisti Progressisti VdA, che denuncia il rischio concreto di morosità e perdita della casa per le famiglie più fragili.
Le accuse: «Spese poco chiare e manutenzioni carenti»
A sollevare le criticità è stata la consigliera Clotilde Forcellati, che ha definito problematica la bollettazione unica perché rende difficile distinguere tra canone di affitto e spese condominiali.
Tra le altre criticità segnalate anche infissi deteriorati, infiltrazioni e dispersioni termiche negli alloggi non interessati dal Superbonus, in contrasto con gli obblighi della legge regionale 3/2013.
La risposta della Regione: «Sistema trasparente e più efficiente»
L’assessore alle Politiche sociali Carlo Marzi ha difeso la scelta adottata dall’Arer, spiegando che la bolletta congiunta garantisce trasparenza, riduzione dei costi e semplificazione per gli inquilini, con importi e scadenze comunque separati. Annunciato inoltre un rafforzamento dei controlli sulla correttezza delle comunicazioni.
È inoltre in corso un appalto per la sostituzione dei serramenti in sette fabbricati Erp per 76 alloggi.
Sul fronte sociale, la Regione valuta contributi per le spese condominiali, incentivi per l’efficientamento energetico e nuove tutele per i nuclei più fragili, che confluiranno nella futura riforma delle politiche abitative.
La replica: «Le bollette congiunte affamano i più deboli»
Forcellati ha ribadito la sua opposizione: «Così si spingono le persone nel tunnel della morosità, con ansia e rischio di perdere l’alloggio».
(er.da.)
