Ospedale di Aosta, Report Agenas 2025: azzerate le aree critiche e crescono le eccellenze
L'ospedale Parini di Aosta
Sanità
di Erika David  
il 09/12/2025

Ospedale di Aosta, Report Agenas 2025: azzerate le aree critiche e crescono le eccellenze

Nel Programma Nazionale Esiti 2025 l’Ospedale regionale “U. Parini” esce dalle fasce negative: tre aree diventano di eccellenza e migliorano infarto, nefrologia, parto e chirurgia oncologica

L’ospedale Umberto Parini di Aosta vede sparire le aree critiche e migliora le proprie performance.

A dirlo il Report 2025 del Programma nazionale esiti (Pne) di Agenas, relativo all’attività del 2024.

Per la prima volta dopo quattro anni, il treemap dell’Agenas mostra esclusivamente aree verdi e gialle, senza indicatori in fascia arancione o rossa, certificando un miglioramento complessivo della qualità delle cure erogate in Valle d’Aosta.

Azzerate le aree critiche, crescono le eccellenze

Negli ultimi quattro anni si è progressivamente azzerato il numero delle aree considerate “scarse” o “insufficienti”, passate da tre a zero.

Parallelamente, crescono le aree di eccellenza, che salgono da zero a tre, e quelle con risultati superiori alla media nazionale, che passano da una a due.

Tutti i settori che in passato erano considerati critici hanno raggiunto livelli giudicati almeno adeguati.

Uberti: «Risultato frutto di lavoro metodico e costante»

«È un risultato importante, frutto di un lavoro metodico e costante portato avanti negli ultimi quattro anni» spiega il direttore generale dell’Azienda Usl Valle d’Aosta, Massimo Uberti.

«Non c’è trionfalismo: sappiamo che restano problemi, a partire dai tempi di attesa, ma il riconoscimento degli sforzi del personale ci dà nuove energie per continuare a migliorare».

Cos’è il Pne di Agenas

Il Programma nazionale esiti, gestito da Agenas, è uno dei principali strumenti di valutazione del sistema sanitario italiano. Analizza oltre 200 indicatori e consente una lettura aggiornata delle performance ospedaliere, fornendo una fotografia molto dettagliata dell’efficacia delle cure.

Le macro aree disciplinari e il quadro generale

Dall’analisi delle otto macro-aree disciplinari emerge un quadro complessivamente positivo: cinque aree risultano in miglioramento, due sono stabili su livelli elevati e una mostra un lieve peggioramento, pur restando in fascia verde.

Migliorano in modo significativo nefrologia, area gravidanza e parto, chirurgia generale, settore osteomuscolare e chirurgia oncologica.

Restano stabili, ai massimi livelli, le aree del sistema nervoso e respiratorio.

Infarto: Aosta sopra la media nazionale

Tra i dati più rilevanti spicca il trattamento tempestivo dell’infarto miocardico acuto: le angioplastiche eseguite entro 90 minuti raggiungono il 60,38 per cento, superando la media nazionale del 57,58 per cento.

In nefrologia si registra un crollo della mortalità per insufficienza renale cronica, scesa all’1,63% rispetto all’11,25 % dell’anno precedente.

Nell’area gravidanza e parto calano i tagli cesarei primari e le episiotomie, mentre i parti vaginali restano in linea con i valori nazionali.

Buoni segnali arrivano anche dal settore osteomuscolare, con un aumento degli interventi per frattura di femore eseguiti entro le 48 ore, e dalla chirurgia oncologica, che migliora per volumi e qualità delle prestazioni.

In particolare, la mortalità a 30 giorni per tumore del colon scende allo 0,5%, contro una media italiana del 3,52%.

Restano su livelli di eccellenza le aree neurologica e respiratoria, con una mortalità a 30 giorni per ictus ischemico pari al 3,04% e per broncopneumopatia cronica ostruttiva riacutizzata dell’1,66%, valori nettamente inferiori alla media nazionale.

Marzi: «non favorevoli alle pagelle, ma soddisfatti del lavoro svolto»

L’assessore regionale alla Sanità, Carlo Marzi, rivendica un approccio prudente ai dati: «Non siamo mai stati favorevoli alla logica delle pagelle, soprattutto quando non restituivano un’immagine corretta della nostra sanità».

«Oggi però siamo soddisfatti del lavoro quotidiano che viene svolto. Restano criticità, ma la strada della collaborazione, della trasparenza e dell’ascolto sta dando risultati concreti».

Secondo l’Azienda Usl, il miglioramento certificato dal Report Pne 2025 è legato a interventi organizzativi mirati, alla formazione continua del personale, all’introduzione sistematica di audit clinici e a una codifica dei dati sempre più accurata.

Un percorso che dovrà proseguire anche nei prossimi anni, soprattutto sul fronte delle liste d’attesa.

(e.d.)

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