Hernica Saxa la Storia lega, la Cultura Unisce
Roma, 15 dic. – Pietro Scerrato – storico del territorio e con – redattore del dossier HernicaSaxa a Candidatura a Capitale Italiana della Cultura:” Il punto di forza è l’eccezionale concentrazione di tesori. Qui si trova il più esteso sistema di mura megalitiche d’Europa, che il progetto intende candidare a Patrimonio UNESCO. L’Acropoli di Alatri dialoga con il cosmo attraverso blocchi da 25 tonnellate allineati ai solstizi. Ferentino stratifica nelle sue mura epoche erniche, romane e medievali. Veroli custodisce l’Abbazia gotico-cistercense di Casamari e, nella Basilica di Santa Maria Salomè, la rarissima Scala Santa con la reliquia della Vera Croce e le spoglie di Santa Maria Salomè, madre degli apostoli Giacomo e Giovanni, testimone della Resurrezione!”.
Città Erniche Fortificate di Anagni – Alatri – Ferentino – Veroli – Candidatura a Capitale Italiana della Cultura – Conferenza Stampa – OGGI – Lunedì 15 Dicembre – Ore 13 – Sala Gatta – Palazzo Grazioli – Stampa Estera – Roma!
Carlo Marino – Assessore alla Cultura del Comune di Anagni, capofila della Candidatura a Capitale Italiana della Cultura:” Stiamo lavorando alla Candidatura a Patrimonio Unesco del Sistema di Mura Megalitiche delle Città Erniche Fortificate. Quelle pietre parlano! Nella cinta Muraria ci sono 400 km² di patrimonio culturale e sociale!”.
Costruzioni Ciclopiche preromane con aree vaste anche 19.000 mq, Mura alte 13 metri e blocchi pesanti 27 tonnellate!
Dopo il riconoscimento alla Cucina Italiana è il momento dei Borghi!
“Stiamo lavorando alla Candidatura a Patrimonio Unesco del Sistema delle Mura Megalitiche delle Città Erniche che rappresenta un unicum, in quanto per grandezza, dimensioni e soprattutto per la loro interezza e integrità rappresentano una testimonianza unica perchè sono arrivate ai giorni nostri praticamente come erano. Il programma di Candidatura a Capitale Italiana della Cultura delle Città Erniche Fortificate di Anagni, Veroli, Ferentino e Alatri, prevede anche l’obiettivo del Riconoscimento Unesco per le Fortificazioni Megalitiche. Sarebbe un risultato importante, non solo per il Lazio!”. Lo ha annunciato Carlo Marino, Assessore alla Cultura del Comune di Anagni, Capofila della Candidatura delle Città Erniche Fortificate di Anagni, Alatri, Veroli, Ferentino, a Capitale Italiana della Cultura.
Anche della Candidatura ad Unesco si parlerà OGGI nella Conferenza Stampa di presentazione del dossier Hernica Saxa, Dove la Storia lega, la Cultura unisce, alla Stampa Estera.
La Conferenza Stampa avrà inizio alle ore 13, presso la Sala Gatta, Palazzo Grazioli, sede della Stampa Estera
Interverranno : Alessandro Betori – Soprintendente Archeologia, Belle Arti e Paesaggio per le province di Frosinone e Latina, Manuela Cerqua, Direttrice dei Musei Archeologico Ernico di Anagni e Museo Civico di Alatri, Alfonso Testa, Presidente di Terra dei Cammini, Luca Di Stefano, Presidente della Provincia di Frosinone, Daniele Natalia, sindaco di Anagni, Germano Caperna, sindaco di Veroli, Piergianni Forletta, sindaco di Ferentino, Maurizio Cianfrocca, sindaco di Alatri, Carlo Marino, Assessore alla Cultura del Comune di Anagni, Francesca Cerquozzi, Assessore alla Cultura del Comune di Veroli, Luca Zaccari, Consigliere Delegato alla Cultura del Comune di Ferentino, Sandro Titoni, Consigliere Delegato alla Cultura del Comune di Alatri, Antonio Ribezzo, direttore del Progetto di Candidatura Hernica Saxa – Dove la storia lega, la cultura unisce.Sarà presente tutto il Comitato Scientifico.
Costruzioni Ciclopiche preromane con aree vaste anche 19.000 mq, Mura alte 13 metri e blocchi pesanti 27 tonnellate!
“E’ un territorio intero che viene candidato a Capitale Italiana della Cultura. Alla Stampa Estera, in conferenza stampa porteremo ad esempio l’Acropoli di Alatri che, ad oggi, rappresenta una delle Acropoli più conservate di tutto il Bacino del Mediterraneo con mura Megalitiche alte 13 metri.
E’ una costruzione ciclopica di epoca preromana che rappresenta, insieme alla cinta urbana, il monumento più antico e celebrato della città. La sua ardita struttura di contenimento, caratterizzata da possenti muraglie in opera poligonale, racchiude una vasta area sopraelevata (19.000 mq) posta al centro dell’abitato cittadino. Per la posizione dominante e per l’assoluta inaccessibilità del luogo, l’Acropoli ha svolto fin dalle origini la duplice funzione di spazio sacro – ha affermato Mario Ritarossi, docente di Storia dell’Arte, storico ed esperto del patrimonio culturale delle Città Erniche Fortificate Candidate a Capitale Italiana della Cultura – e di presidio difensivo, divenendo alternativamente sede di antichi riti religiosi ed ultimo rifugio della popolazione sottostante. Oltre al paramento murario, già di per sé sorprendente per la grandezza dei massi impiegati e per l’elevazione raggiunta, degne di ammirazione sono le due porte di accesso: la Porta Maggiore, ubicata sul lato meridionale con architrave monolitico di straordinarie dimensioni (peso stimato 27 tonnellate) e la Porta Minore, sormontata da tre figure falliche – simboli di fertilità – e munita all’interno di un angusto corridoio ascendente che negli equinozi viene completamente penetrato dal sole. Ad Alatri la Madonna di Costantinopoli, considerata tra i maggiori capolavori della scultura lignea medioevale. La Madonna di Costantinopoli, che si trova ad Alatri è considerata uno dei maggiori capolavori della scultura lignea medioevale, costituisce, insieme al grande polittico istoriato che la completa”.
Attira anche un’altra grande opera: Il Cristo nel Labirinto.
“Il Cristo del Labirinto di Alatri è uno dei più enigmatici manufatti dell’arte della cittadina laziale. Si tratta di un esempio di pittura murale – generalmente datato tra XIV e XVI secolo – realizzato in un ambiente adiacente alla chiesa conventuale di San Francesco. L’immagine combina due elementi strettamente connessi nella simbologia cristiana: il Cristo benedicente e il labirinto a tracciato unicursale. L’intero dipinto è pervaso da arcani significati magico-religiosi – ha proseguito lo storico dell’arte – che lo rendono incomparabile con altri esemplari della coeva pittura tardo medievale”.
Alatri ha origini protostoriche!
“Le origini protostoriche di Alatri si legano inscindibilmente alla popolazione degli Ernici, un raggruppamento italico del ceppo più antico, a cui si attribuisce, intorno al VII secolo a.C., la costruzione dell’Acropoli e delle possenti mura megalitiche che cingono l’abitato. Con l’espansione romana e l’ingresso nel 484 a.C. nel Foedus Cassianum la città divenne dapprima alleata di Roma e nel 90 a.C. fu elevata a Municipio. Oltre all’antica Acropoli – ha continuato Mario Ritarossi – considerata tra le espressioni più compiute dell’architettura megalitica in Italia e ai resti del Portico d’accesso di Betilieno Varo del II sec. a.C., spiccano per importanza la collegiata romanico-gotica di Santa Maria Maggiore che custodisce la duecentesca Madonna di Costantinopoli, la chiesa di San Francesco, gelosa custode della reliquia del Mantello del Poverello di Assisi, e il Palazzo Gottifredo, sede del Museo Civico. Particolarmente interessante è anche la chiesa romanica di San Silvestro, con la cripta del IX secolo. Accanto a queste importanti testimonianze storiche e monumentali, Alatri preserva, infine, una ricca tradizione immateriale: riti, feste, forme di artigianato che tramandano un sapere collettivo, sedimentato nei secoli e ancora sorprendentemente vivo”.
Ben 400 km², 100 siti, 2500 anni di storia, palazzi gentilizi, Acropoli, Mura Megalitiche, siti romani e preromani, un Sistema Museale Diffuso!
“Anagni con Alatri, Ferentino e Veroli candidata a Capitale Italiana della Cultura 2028. Il progetto “Hernica Saxa” (le Rocce Erniche) rappresenta un modello distintivo: non una singola città, ma quattro centri storici – Anagni, Alatri, Ferentino e Veroli – uniti in un’alleanza strategica. Dall’antica Lega Ernica del V secolo a.C., guidata da Anagni – Lo ha affermato Pietro Scerrato, storico del territorio e con-redattore del dossier di candidatura Hernica Saxa – nasce oggi una nuova alleanza fondata sulla cultura come motore di sviluppo. Un territorio di 400 km² con 90.000 abitanti, condivide 2500 anni di storia e un patrimonio culturale straordinario. Un territorio con circa 100 siti culturali.
Il punto di forza è l’eccezionale concentrazione di tesori. Qui si trova il più esteso sistema di mura megalitiche d’Europa, che il progetto intende candidare a Patrimonio UNESCO. L’Acropoli di Alatri dialoga con il cosmo attraverso blocchi da 25 tonnellate allineati ai solstizi. Ferentino stratifica nelle sue mura epoche erniche, romane e medievali. Veroli custodisce l’Abbazia gotico-cistercense di Casamari e, nella Basilica di Santa Maria Salomè, la rarissima Scala Santa con la reliquia della Vera Croce e le spoglie di Santa Maria Salomè, madre degli apostoli Giacomo e Giovanni, testimone della Resurrezione”.
Anagni la città dei Papi! La Cripta di San Magno con 540 mq di affreschi!
“Anagni, “Città dei Papi”, è il cuore materiale e spirituale. Ha dato i natali a quattro pontefici che hanno segnato la storia europea: Innocenzo III, vertice della teocrazia medievale – ha continuato Scerrato – Gregorio IX; Alessandro IV; Bonifacio VIII, protagonista dello “Schiaffo” dantesco. La Cripta di San Magno, con 540 mq di affreschi, è la “Cappella Sistina del Medioevo”.
In questo territorio nacquero quattro tra le più antiche diocesi cristiane, di qui passò San Benedetto fondando comunità monastiche; San Pietro Celestino V eresse a Ferentino il monastero dove venne anche sepolto mentre nella cattedrale di Anagni fu canonizzata Santa Chiara d’Assisi.
La candidatura nasce dal basso, da una mobilitazione civica che ha coinvolto decine di enti, di associazioni, ma anche diocesi e imprese. I quattro Sindaci hanno costruito una governance innovativa e trasparente, modello replicabile di collaborazione intercomunale”.
Sono cinque le direttrici strategiche del progetto con un piano di valorizzazione che andrà dal 2026 al 2032!
“Il progetto sviluppa cinque Direttrici Strategiche: L’Eredità Megalitica (Cammino di 80 km, centri informativi interconnessi), Spiritualità e Storia Papale (Via Papalis, aperture coordinate, Festival di Musica Sacra), Arti e Mestieri (formazione di giovani artigiani, Festival diffuso), Narrazione e Memoria (Archivio Orale con 200 interviste, Festival del Teatro, della Filosofia e della Letteratura), Innovazione e Futuro (Mega-Lab, digitalizzazione 30% patrimonio, Museo Virtuale, App integrate).
Il piano economico mobilità prevede 5 milioni di euro affiancati da 40 milioni PNRR. L’accessibilità è strategica: Autostrada A1, superstrade verso Tirreno e Adriatico, ferrovia Roma-Napoli con futura Alta Velocità a Ferentino, possibile aeroporto civile.
L’ambizione va oltre il 2028. Il piano settennale 2026-2032 culmina nella Fondazione “Hernica Saxa” – ha concluso Scerrato – ente permanente autosostenibile che trasformerà la cultura in motore permanente di sviluppo economico e sociale.
“Hernica Saxa” dimostra che piccoli centri, uniti in rete, competono per qualità senza perdere autenticità. Cultura come argine allo spopolamento, leva di coesione sociale, opportunità per i giovani. Un modello dove governance trasparente, partecipazione civica, innovazione e tradizioni costruiscono un futuro replicabile.
Anagni con Alatri, Ferentino e Veroli: dove le radici più antiche generano il futuro più innovativo della cultura italiana”.
La Cappella Sistina del Medioevo!
“Il monumento simbolo di Anagni è la Cattedrale di Santa Maria Annunziata, un capolavoro romanico del XI secolo, teatro di importanti fatti storici, la scomunica dell’imperatore Federico Barbarossa e la canonizzazione di Santa Chiara.
Al suo interno si trova la celebre Cripta di San Magno, definita la Cappella Sistina del Medioevo per i suoi straordinari cicli di affreschi, tra i più importanti d’Europa per qualità e stato di conservazione. Non si possono dimenticare però il Palazzo della Ragione – ha affermato Giuseppe Scandorcia storico dell’urbanistica del territorio – e il Palazzo di Bonifacio VIII, straordinari esempi dell’architettura del XII e XIII secolo.
Per lungo tempo leggenda storia e tradizione hanno accompagnato la fama di Anagni.
Situata nel cuore della Ciociaria e conosciuta come “La Città dei Papi” per aver dato i natali a ben quattro pontefici, fu per secoli un importante centro politico e religioso del medioevo.
Guida spirituale della Lega Ernica di cui facevano parte le città di Alatri, Ferentino e Veroli fu definita da Virgilio nell’Eneide “Ernica saxa colunt, quos dives Anagnia pascit”.
Il suo centro storico, ancora oggi perfettamente conservato, si sviluppa lungo il crinale delle colline ai piedi dei monti Ernici e domina la valle del Sacco regalando panorami suggestivi.
Passeggiando per le strade del centro, si incontrano palazzi nobiliari, antiche torri, conventi e chiese che raccontano secoli di storia”.
Sistema Museale Diffuso!
“Ad Alatri l’Acropoli non è soltanto un prodigio di architettura poligonale, ma un luogo in cui archeologia, paesaggio, sacralità e memoria si intrecciano, restituendoci uno dei siti più rappresentativi del Lazio meridionale e l’espressione più alta dell’ingegneria del popolo ernico, poi assimilata e rielaborata anche in età romana. La sua struttura racconta almeno due grandi fasi costruttive:
una prima, già nel V secolo a.C., documentata dal rinvenimento di luoghi di culto con stipi votive di eccezionale interesse; una seconda, attribuibile all’età romana, probabilmente precedente al II secolo a.C., quando i rapporti tra Ernici e Roma si fecero più complessi.
Questi elementi rendono l’Acropoli un monumento di straordinario valore storico e identitario.
Ma il cuore di questo patrimonio non appartiene solo ad Alatri: Anagni, Alatri, Ferentino e Veroli condividono la stessa matrice culturale. È da questa comunanza profonda che nasce Hernica Saxa – Dove la storia lega, la cultura unisce, progetto di candidatura a Capitale Italiana della Cultura, che promuove una rete di città e borghi capaci di proporsi attraverso un’offerta culturale integrata – ha affermato Manuela Cerqua, Direttrice del Museo Civico di Alatri e del Museo Archeologico Ernico di Anagni – coerente, ma anche diversificata. Ciascuna realtà custodisce peculiarità archeologiche, storiche e artistiche uniche; insieme, però, esse generano un sistema culturale più forte e attrattivo, in grado di coinvolgere pubblici diversi e di valorizzare il patrimonio materiale e immateriale del territorio. È una cultura che vuole mettersi in cammino, soprattutto verso i più giovani: non aspettiamo che arrivino, ma ci muoviamo noi, per coinvolgerli, ascoltarli e restituire vitalità ai nostri borghi interni.
Perché la storia rimane viva solo quando riesce a parlare alle persone, oggi come ieri”.
Da poco inaugurato il MAI, il Museo Archeologico Ernico di Anagni!
“Di recente è stato inaugurato il MAI, il Museo Archeologico Ernico, con sede ad Anagni, un museo di fondamentale importanza per il territorio ernico, non soltanto per la città di Anagni. Attualmente è aperta la prima sezione, il cui allestimento è stato curato dal Dipartimento di Scienza della Terra, sotto il patrocinio della Soprintendenza per i beni archeologici del Lazio, delle province di Frosinone e Latina. Le prime otto sale raccontano la storia della formazione del territorio – ha concluso ha annunciato Manuela Cerqua, direttrice del Museo Archeologico Ernico di Anagni – la storia geologica e la pre-storia più antica del territorio.
Sono esposti reperti fossili provenienti dai siti pre-storici più importanti del Lazio Meridionale, tra cui Castel San Giacomo e Fontana Ranuccio. Attualmente il museo sta affrontando la sfida più importante, quella dell’allestimento delle ulteriori sale del museo. Ulteriori sale che porteranno Anagni al centro del territorio, ridando alla città il suo ruolo egemone di capitale del territorio ernico. Le ulteriori sale racconteranno infatti la storia focale della città, che si sviluppa dall’età arcaica, dal VII-VI secolo e poi per tutta l’età romana, da quella repubblicana all’età imperiale.
Sarà così allestito il secondo piano del museo, con i reperti più importanti, di eccezionale valore, provenienti dai siti archeologici funerari e cultuali del territorio anagnino”.
Città Erniche Fortificate – Candidatura a Capitale Italiana della Cultura, Hernica Saxa, Dove la Storia lega, la Cultura unisce. Conferenza Stampa alla Stampa Estera – OGGI – Lunedì 15 Luglio, ore 13 – Sala Gatta – Palazzo Grazioli a Roma!
Interverranno : Alessandro Betori – Soprintendente Archeologia, Belle Arti e Paesaggio per le province di Frosinone e Latina, Manuela Cerqua, Direttrice dei Musei Archeologico Ernico di Anagni e Museo Civico di Alatri, Alfonso Testa, Presidente di Terra dei Cammini, Luca Di Stefano, Presidente della Provincia di Frosinone, Daniele Natalia, sindaco di Anagni, Germano Caperna, sindaco di Veroli, Piergianni Forletta, sindaco di Ferentino, Maurizio Cianfrocca, sindaco di Alatri, Carlo Marino, Assessore alla Cultura del Comune di Anagni, Francesca Cerquozzi, Assessore alla Cultura del Comune di Veroli, Luca Zaccari, Consigliere Delegato alla Cultura del Comune di Ferentino, Sandro Titoni, Consigliere Delegato alla Cultura del Comune di Alatri, Antonio Ribezzo, direttore del Progetto di Candidatura Hernica Saxa – Dove la storia lega, la cultura unisce.Sarà presente tutto il Comitato Scientifico
Un laboratorio a cielo aperto con la Candidatura delle Mura Megalitiche più grandi d’Europa candidate a Patrimonio Unesco, investimenti fino al 2032 per favorire la crescita dei borghi! La nascita di una Fondazione, la realizzazione di scuole per arti come teatro, mestieri, promozione turistica, rafforzamento del Sistema Museale Diffuso, aumento di startup di giovani attive nel settore della valorizzazione culturale!
Anagni, Veroli, Ferentino, Alatri, compatte con Hernica Saxa – La storia lega – la Cultura unisce, progetto di candidatura a Capitale Italiana della Cultura 2028, sostenuto dai sindaci, Daniele Natalia, Germano Caperna, Piergianni Fiorletta, Maurizio Cianfrocca e dagli assessori alla Cultura, Carlo Marino e Francesca Cerquozzi e dai consiglieri comunali delegati alla Cultura Luca Zaccari e Sandro Titoni, in rappresentanza delle rispettive amministrazioni comunali da Antonio Ribezzo, direttore della Rivista Agorà e Presidente Archeoclub d’Italia sede di Ferentino.

