Regione VdA: bilancio di previsione solido per la maggioranza, carente per l’opposizione
Per il 2026 la quota più rilevante delle risorse è destinata al settore sanitario (21 %), seguita dall’istruzione e dal diritto allo studio (circa 13 %), e dalle autonomie locali (11,34 %)
Regione VdA: bilancio di previsione solido per la maggioranza, carente per l’opposizione.
«Il bilancio presentato al Consiglio regionale – ha detto il presidente Renzo Testolin -, pur rappresentando in modo compiuto gli interventi previsti per il prossimo triennio, assume quest’anno una connotazione prevalentemente tecnica, in considerazione della conclusione della precedente legislatura e del recente avvio della nuova. Il bilancio conferma l’attenzione a temi centrali per lo sviluppo della comunità valdostana: sostenibilità e resilienza, sviluppo economico e occupazione, tutela e sicurezza del territorio, servizi alla persona, equità sociale, benessere e qualità della vita».
Alcune cifre
Alla missione 11 sono destinati 27 milioni nel triennio per le attività di protezione civile, cui si aggiungono 30 milioni, nell’ambito della missione 9, per interventi emergenziali e di somma urgenza. Sono inoltre previsti oltre 13 milioni per il servizio antincendi, 36 milioni per interventi di sistemazione idraulico-forestale e difesa del suolo e oltre 8 milioni annui per interventi forestali realizzati dai cantieri regionali.
Prosegue il percorso di valorizzazione delle strutture che costituiscono presidio di sicurezza sul territorio, sia pubbliche sia private, con investimenti rilevanti nell’elisoccorso notturno e nel potenziamento delle infrastrutture di supporto, comprese le telecomunicazioni.
Nel triennio sono destinati 25 milioni al trasporto con elicottero, 10 milioni alla Centrale Unica di Soccorso, 6 milioni al soccorso alpino e 4,5 milioni al soccorso sulle piste.» «Accanto alla sicurezza, il bilancio sostiene la mobilità e l’accessibilità del territorio, così come proseguono le politiche di agevolazione tariffaria e gli interventi per la mobilità sostenibile.
Sono inoltre previsti stanziamenti per la gestione e lo sviluppo degli impianti funiviari e, per il 2026, 35 milioni per l’aumento di capitale della Cervino spa, finalizzato al rinnovo del complesso funiviario di Breuil-Cervinia/Plan Maison/Plateau Rosa. Tali infrastrutture rappresentano un volano per l’economia di montagna e uno strumento di contrasto allo spopolamento delle aree alte. Il bilancio conferma inoltre misure a sostegno della residenzialità e dello sviluppo economico, tra cui mutui prima casa, riqualificazione ed efficientamento energetico degli immobili e sostegno all’imprenditoria, in particolare nei settori agricolo, turistico e alberghiero.
Per l’agricoltura e lo sviluppo rurale, si dispongono circa 47 milioni nel triennio, cui si affiancano i fondi comunitari. Al turismo sono destinati 14 milioni nel triennio per la promozione.
Rilevanti anche le risorse per le politiche sociali, con oltre 35 milioni annui per il sostegno agli invalidi, 21 milioni per i servizi agli anziani e oltre 7 milioni per i servizi per la prima infanzia.
Baccega, turismo settore trainante
«Ci muoviamo in un contesto globale che resta delicato, ma nel quale la Valle d’Aosta dimostra solidità, capacità di adattamento e prospettive di crescita: il bilancio ci consente di continuare a investire a sostenere i consumi, a rafforzare i comparti produttivi ed è con questo spirito realistico ma fiducioso e responsabile che abbiamo costruito le scelte sulla base del programma di maggioranza sotto il filo conduttore della sostenibilità, dell’accessibilità e dell’attenzione al territorio e alla comunità in un’ottica di sviluppo e valorizzazione delle risorse e del patrimonio della nostra regione».
Lo ha detto l’assessore regionale al bilancio e finanze, Mauro Baccega, presentando in Aula gli atti finanziari della Regione Valle d’Aosta.
«Da questi tre importanti atti che stiamo valutando – ha proseguito – nell’ambito di un quadro globale complesso emergono dati assolutamente promettenti: le prospettive dell’economia valdostana restano complessivamente positive, le stime più aggiornate ci dicono che nel 2025 la crescita prosegue con un Pil regionale che continua ad aumentare ed è in crescita anche nel 2026. La Valle d’Aosta ha indici leggermente migliori rispetto alla media italiana».
«Come ha sottolineato anche Confindustria c’è un miglioramento del clima di fiducia tra le imprese valdostane dopo un primo trimestre altalenante – ha aggiunto -. Anche l’aggiornamento congiunturale della Banca d’Italia sottolinea che l’economia valdostana continua a crescere: pur in un clima di incertezza nazionale e internazionale la nostra economia regge, i consumi delle famiglie sono in crescita a un ritmo moderato ma costante».
«Il settore che si conferma motore della nostra economia – ha concluso Baccega – è il turismo. I dati più recenti ci parlano di un trend espansivo molto robusto, con aumenti a doppia cifra di arrivi e presenze, soprattutto con una crescita particolarmente vivace della componente straniera. Non solo abbiamo recuperato pienamente i flussi esteri del periodo pre-Covid ma li stiamo superando con un rafforzamento del ruolo del turismo internazionale e dell’extra alberghiero. Abbiamo una regione sempre più attrattiva e aperta, capace di valorizzare le proprie eccellenze in tutte le stagioni».
Sorbara, maggiore coinvolgimento nel futuro
«Con il nuovo anno e con il nuovo bilancio il percorso della commissione è chiaro: costruire un metodo diverso, più ampio, più costruttivo e più produttivo. Un percorso in cui tutti i consiglieri, di maggioranza e di minoranza, siano coinvolti fin dalle prime battute, perché un bilancio condiviso è un bilancio più forte, più giusto e realmente rappresentativo del territorio. L’obiettivo è lavorare insieme affinché la Valle d’Aosta diventi un modello, un esempio credibile anche per le altre regioni».
Lo ha detto Marco Sorbara (Forza Italia), presidente della seconda commissione consiliare, illustrando in aula le leggi di bilancio della Regione Valle d’Aosta.
«Il valore della politica – ha proseguito – non si misura nei mesi, ma nell’intensità con cui si lavora per la propria comunità e questa commissione, in soli due mesi, ha fatto politica nel senso migliore del termine: servizio, responsabilità e coraggio. Coraggio di affrontare le difficoltà, coraggio di mettersi in gioco, coraggio di dire che possiamo e dobbiamo riportare credibilità alla politica del territorio. Lo abbiamo fatto con la volontà sincera di ridare forza all’idea più nobile della politica: quella che ascolta, che si mette al servizio, che lavora senza risparmiarsi. Lo abbiamo fatto con la passione di chiama questa valle e vuole costruire, insieme a tutti, una comunità più forte, più trasparente e più unita. E lo abbiamo fatto con una visione chiara: far sì che la Valle d’Aosta diventi un punto di riferimento. Non per presunzione, ma per ambizione».
Manfrin, pochi fondi per le politiche sociali
Per il capogruppo Andrea Manfrin il bilancio di previsione «risulta con forza l’insufficienza di risorse destinate a politiche sociali più incisive ed al sostegno alle fasce più deboli, in un contesto di decrescita complessiva delle entrate.Inoltre risulta evidente l’eccessiva dipendenza da trasferimenti esterni, la rigidità della spesa corrente e la mancanza di misure strutturali per ridurre la pressione fiscale e stimolare la crescita economica privata».
Manfrin sottolinea che «la contabilizzazione pluriennale degli investimenti, se da un lato garantisce trasparenza sull’esigibilità, dall’altro può mascherare ritardi nell’attuazione di progetti cruciali, come evidenziato dal trend decrescente del Fondo pluriennale vincolato (da 217 milioni nel 2026 a soli 8 milioni nel 2028). L’utilizzo anticipato dell’avanzo di amministrazione vincolato (23 milioni per il 2026) appare come una misura tampone, insufficiente a compensare la contrazione delle risorse finali».
Pur apprezzando la stabilità formale del documento Manfrin «ritiene il bilancio inadeguato alle esigenze della Valle d’Aosta. L’auspicio è che formulazioni emendative che vadano nella direzione di concretizzare una maggiore equità sociale, efficienza e autonomia possano trovare accoglimento, al termine di un dibattito costruttivo e scevro da condizionamenti partitici».
(re.aostanews.it)
