Sorella di Kim Jong Un con smartphone cinese (e sarebbe vietato)

Roma, 15 dic. (askanews) – Un dettaglio tecnologico emerso dalle immagini ufficiali nordcoreane ha attirato l’attenzione degli osservatori internazionali. Kim Yo Jong, la potente sorella del leader nordcoreano Kim Jong Un, è stata fotografata mentre teneva in mano quello che sembra essere uno smartphone pieghevole di fabbricazione cinese, durante una visita a un nuovo ospedale regionale insieme al fratello. Lo segnala l’agenzia di stampa sudcoreana Yonhap

La foto, diffusa sabato dall’agenzia di stampa statale KCNA, mostra Kim Yo Jong con un dispositivo che, per forma e design, ricorda i modelli pieghevoli della serie Magic dell’azienda cinese Honor. L’immagine non consente di identificare con certezza il produttore né le specifiche tecniche del telefono, ma secondo diversi analisti il dispositivo appare compatibile con uno smartphone cinese di ultima generazione.

L’episodio si inserisce in una tendenza già osservata negli ultimi anni: membri dell’élite nordcoreana vengono spesso ritratti con tecnologie avanzate, in netto contrasto con le forti restrizioni che colpiscono la popolazione comune. Nel 2023, lo stesso Kim Jong Un e la dirigente del Partito Hyon Song Wol erano stati fotografati con telefoni pieghevoli, senza che fosse possibile stabilirne l’origine.

Un sito di informazione filonordcoreano con sede in Giappone sostiene che la Corea del Nord produca smartphone sotto un marchio nazionale. Tuttavia, qualora il dispositivo mostrato da Kim Yo Jong fosse stato importato dalla Cina, ciò potrebbe configurare una violazione della risoluzione 2397 del Consiglio di sicurezza delle Nazioni Unite, che vieta la fornitura di apparecchiature elettriche a Pyongyang per limitare l’accesso a tecnologie sensibili e a fonti di valuta estera.

Le immagini, pur prive di dettagli tecnici, alimentano così nuovi interrogativi sull’effettiva applicazione delle sanzioni internazionali e sulle modalità con cui l’élite nordcoreana continua ad accedere a tecnologie di punta, nonostante l’isolamento imposto al Paese.