Caro autostrada, anche i sindaci della Grand Paradis protestano
Gli utenti in uscita al casello Aosta-Ovest, senza telepass, costretti a pagare l'intera tratta fino a Courmayeur, la giunta dell'Unité accusa: «situazione assurda»
Non si placa la protesta contro il rincaro dell’autostrada Aosta-Courmayeur, alla protesta dei sindaci della Valdigne si aggiunge oggi quella degli amministratori dell’Unité Grand Paradis che evidenziano: «la beffa maggiore è per gli utenti del casello Aosta-Ovest».
Già da qualche tempo i Comuni del comprensorio del Grand Paradis valutano un’azione per l’annosa questione che «danneggia le proprie località – scrivono in una nota i 13 sindaci dell’Unité -, ovvero il pagamento dell’intera tratta autostradale sino a Courmayeur anche per coloro che, oltrepassato il casello Aosta-Est, lasciano l’autostrada all’altezza di Aymavilles all’uscita Aosta-Ovest».
A una situazione che si trascina da anni si aggiunge, dal 1° gennaio, il rincaro del 52% della tratta. La giunta dei sindaci dell’Unité Grand Paradis in modo unanime ha decretato «l’assurdità della situazione, particolarmente beffarda per gli utenti in uscita su Aosta-Ovest, poiché, se non dotati di Telepass, anche percorrendo i soli 10 km che separano Aosta-Est da Aosta-Ovest, questi pagano l’intera tratta sino a Courmayeur». Cosa che, sottolineano i sindaci, «sfavorisce i residenti che lavorano fuori valle (e non possono aderire agli sconti per le tratte fisse) e tutti coloro che utilizzano l’autostrada per andare in Piemonte o in bassa valle, anche per il rifornimento di merci. Ma il danno maggiore è verso i turisti e in particolare verso gli stranieri che scelgono la Valle d’Aosta per visitare il territorio del Gran Paradiso e il suo Parco Nazionale, che, ovviamente, non sono dotati di Telepass. La situazione è veramente assurda se si considera che ad Aosta-Ovest esiste un casello (diversa la situazione a Morgex!) ma non vi è uno stallo preposto affinché coloro che non sono dotati di Telepass possano pagare il giusto pedaggio. Molti turisti – aggiungono i sindaci – dicono candidamente che è molto più conveniente scegliere altre località delle Alpi, piuttosto che venire in Valle d’Aosta e dover pagare il salasso della A5, con la beffa aggiuntiva dell’uscita su Aosta-Ovest per la quale si paga il pedaggio per la tratta non percorsa fino a Courmayeur. L’auspicio – concludono – è che si possa aprire al più presto un tavolo di discussione con RAV e Regione poiché la situazione, soprattutto con i nuovi aumenti, per i Comuni dell’area Grand Paradis non è più sostenibile».
A firmare la nota i sindaci Mauro Lucianaz (Arvier), Romana Lyabel (Avise), Loredana Petey (Aymavilles), Franco Allera (Cogne), Vittorio Anglesio (Introd), Corrado Oreiller (Rhêmes-Notre-Dame), Laura Cossard (Rhêmes-Saint-Georges), Davide Sapinet (Saint-Nicolas), Paolo Lavy (Saint-Pierre), Massimo Pepellin (Sarre) Riccardo Moret (Valgrisenche), Giuseppe Dupont (Valsavarenche) e Bruno Jocallaz (Villeneuve).
(re.newsvda.it)