Gli ex del Galletto insieme per risvegliare le coscienze dei valdostani
Sei forze politiche scendono in campo per ”dare un segnale alla società valdostana apatica, intimidita e che crede ancora di vivere in un’isola felice”. E’, in estrema sintesi il pensiero di Partito democratico, Italia dei Valori, Partito socialista, Associazione Loris Fortuna, Federazione della sinistra e Alpe che insieme daranno vita a una serie di incontri. Sia ben chiaro non è la resurrezione dell’Alleanza autonomista Progressista e lo ha precisato il segretario del Pd, Raimondo Donzel: ”L’unità, e lo vado dicendo da un paio di anni, si fa sui contenuti e qui siamo di fronte a argomenti di assoluto valore”. La prima iniziativa è in calendario 10 maggio alle 20.30 nella sala manifestazioni di palazzo regionale. Ospite della serata dibattito intitolata Trasparenza, etica politica e in Valle d’Aosta sarà il giornalisa e costituzionalista Gustavo Zagrebelky. ”Abbiamo scelto oratori super partes – ha sottolineato il segretario di Alpe Chantal Certan, nel presentare l’iniziativa – perché la politica non è appannaggio solo degli esperti ma di tutti i cittadini”.
Data simbolo quella del 10 maggio per la Certan: ”Sarà un caso, ma il 10 maggio scadono i novanta giorni entro i quali l’ex assessore alle Finanze, Claudio Lavoyer, avrebbe dovuto dare delle risposte in merito alla vicenda che lo vede coinvolto in un giro di assegni milionario. Spiegazioni che non sono ancora giunte”, ha aggiunto Certan. A farle eco il presidente del Pd, Fabio Protasoni: ”Chi decide di fare politica deve vivere in una casa di vetro”. ”Non giudichiamo nulla e nessuno ma il rispetto delle regole è interesse generale di tutti”, ha puntualizzato Flavio Martino dell’Associazione Loris Fortuna. Per Francesco Lucat, segretario della Federazione della sinistra: ”Forse sarebbe bene, per ritorna all’etica nella politica, ripartire dalla Costituzione la quale dice che la sovranità appartiene al popolo”. Vincenzo Bacca per l’Idv ha ribadito: Trasparenza, etica e politica sono le nostre bandiere da sempre non potevamo non condividere l’iniziativa”.
da.ch.