«Altro che questioni di venalità, ecco le ragioni delle dimissioni ritirate»
Sulle ragioni che hanno portato la Sovrintendente Patrizia Bongiovanni a ritirare le dimissioni, interviene la stessa Sovrintendente, smentendo che si tratti di una pura questione venale, relativi ai circa 10 mila euro di mancato preavviso che la stessa avrebbe dovuto rifondere all’amministrazione regionale.
«Non mi sono mai permessa fino ad ora di rilasciare altre dichiarazioni, oltre a quanto scritto allAssessore e al Presidente, nonostante sollecitazioni da più parti, in quanto il ruolo ricoperto ritengo di averlo sempre gestito nella più totale correttezza e rispetto verso lAmministrazione che mi ha nominata – commenta Bongiovanni.
Le motivazioni legate alla richiesta di cessazione sono quelle stringate righe già ampiamente riportate dagli organi di stampa e mi provoca profondo dispiacere che dallinterno dellAmministrazione siano diffuse notizie che rientrano nella sfera del rapporto di lavoro con il dipendente. Non vorrei che un problema tecnico, e non di sostanza in merito alla richiesta ribadita di cessazione, fosse utilizzato ad arte per colpire direttamente o indirettamente lAssessore Laurent Viérin e le sue scelte di questi giorni.
Mi preme quindi precisare che, nel rispetto del contratto di lavoro sottoscritto con lAmministrazione regionale, dovendo, in caso di dimissioni, permanere sul posto in questo momento occupato per sessantotto giorni, quelli del preavviso, o dover rifondere lAmministrazione per il mancato preavviso, ho ritenuto opportuno richiedere lapplicazione di quanto disposto dallarticolo 3 di tale contratto che prevede la cessazione naturale del Coordinatore di primo livello al termine del mandato dellAssessore allistruzione e cultura, senza obbligo di preavviso».
(re.newsvda.it)