Rifiuti, Roscio: «Siamo di fronte all’accanimento più che alla voglia di far bene»
«Per effetto della nuova normativa dal 15 gennaio la discarica sarà fuorilegge», le dichiarazioni del vicepresidente della Commissione speciale per la gestione dei rifiuti, Francesco Salzone, al termine della riunione di ieri pomeriggio, fanno arrabbiare il presidente di Valle Virtuosa, Fabrizio Roscio.
Salzone evidenzia due problematiche emerse nel corso della riunione «il primo è che siamo nelle condizioni di dover predisporre un nuovo piano regionale dei rifiuti che richiederà almeno un anno. Il secondo è il fatto che nell’applicazione della nuova legge, che prevede la non possibilità di impianti a caldo, sono sorti diversi problemi evidenziati dai responsabili degli uffici dell’assessorato, riferiti al biogas della discarica, alla torcia di combustione, alla gestione dei rifiuti agricoli e al forno crematorio».
«Sono parole molto gravi, quando ancora è tutto da chiarire – spiega Roscio -. Mi sembra che per gli amici la legge sia sempre da interpretare, mentre per i nemici sia da applicare. Prima di tutto bisogna capire, a questo punto, cos’è un rifiuto. Il biogas della discarica o i cadaveri sono dei rifiuti? Hanno il codice Cer che li identifica come tali? La cosa più importante adesso è chiedere un parere legale, poi, se sarà il caso il Consiglio regionale potrà intervenire».
Il referente del comitato promotore insiste, «Vorrei capire perché quando l’attuale piano regionale, che è la legge in vigore, prevedeva fin dal 2003 la raccolta dell’organico, il compostaggio, la raccolta differenziata, piano che doveva essere rivisto nel 2008 e non è stato fatto, cosa che dovrà essere obbligatoriamente fatta nel 2013, niente sia mai stato applicato, ora una legge che ha meno di un mese dev’essere subito applicata e rispettata. E prima no? Oltretutto la discarica regionale è in piedi per una legge nazionale, credo che una legge regionale non la possa scavalcare, ma debba essere applicata nel contesto in cui le è consentito, altrimenti davvero, non potremmo nemmeno più bruciare la legna nella stufa. Ci sono delle anomalie che è opportuno chiarire – conclude con amarezza Roscio -, mi sembra che qui ci sia più accanimento che voglia di fare bene».
(erika david)