Arsenale di armi da guerra in garage: arrestato il vice sindaco di Champdepraz
CRONACA
di news il
12/02/2013

Arsenale di armi da guerra in garage: arrestato il vice sindaco di Champdepraz

Si trova ristretto al carcere di Brissogne Alain Lanièce, classe 1970, guardiaparco al Mont-Avic, vice sindaco e assessore all’Agricoltura del comune di Champdepraz. E’ accusato di detenzione di armi da guerra, alterazione di armi, armi clandestine, «e di tutta una serie di reati contrari alla normativa sul possesso di armi comuni e da collezione» – ha spiegato il dottor Donato Marano, dirigente della questura di Aosta. «L’uomo è un collezionista, con una passione per il periodo bellico e conseguentemente per le armi utilizzate durante determinate battaglie – ha spiegato il sostituto commissario Vicino – abbiamo sequestrato 25 armi, da guerra e comuni, alcune con matricola abrasa, frutto di 25 anni di ricerca e collezione. Ci sono fucili con caricatori da 30 a 50 munizioni, Bren MG42 a raffica tedesco, Bren 303 british, ma anche fucili Sten, con e senza caricatore. Tra le armi sequestrate, anche la P38, la celebre pistola degli ufficili tedeschi, rispolverata dai brigatisti durante gli anni di piombo.
A Champdepraz, dov’è avvenuto il sequestro – è arrivata anche una squadra di artificieri da Torino; «abbiamo infatti rinvenuto dei candelotti di esplosivo risalenti al secondo Conflitto Mondiale – ha spiegato il dottor Marano – ed è stato necessario l’intervento degli artificieri per portarli via in sicurezza». Sequestrati anche 20 kg di polveri da ricarica, il massimo quantitativo ammesso dalla legge è 5 kg.
Nessuna criminalizzazione. Lo chiede il dirigente della questura; «siamo di fronte alla classica persona per bene che ha una passione per le armi storiche e per il periodo bellico, che certo non ha rispettato la normativa in materia di possesso e detenzione». Lanièce sostiene di aver trovato le armi nelle montagne di Champdepraz; «potrebbe, in parte corrispondere a verità – ha spiegato il sostituto commissario Vicino – visto che quelle montagne furono sede di lotta partigiana; per certo, queste sono armi da collezione di gran valore, frutto di un preciso mercato di ricerca dei collezionisti».
«Le armi da collezione in possesso di Lanièce, regolarmente denunciate e tenute – almeno una cinquantina di pezzi – sono state preventivamente tolte dalla sua disponibilità» – ha spiegato Marano.
Le armi sequestrate erano custodite in un caveau attrezzato, con sbarre, allarmato e addirittura con deumidificatore, in modo che l’umidità non compromettesse lo stato delle armi. Ogni fucile è perfettamente pulito, conservato e funzionante, come solo un attento collezionista, amante di quel periodo storico sa fare».
Durante uno dei controlli – peraltro annunciati dalla questura di Aosta – per verificare il rispetto della legge in materia di detenzione di armi, licenze e munizioni – i poliziotti hanno rinvenuto un visore notturno e notato l’assenza di un’arma regolarmente denunciata nella licenza da collezione. Di qui, gli uomini della Questura hanno operato controlli più appprofonditi, scoprendo nel garage dell’uomo un vero e proprio arsenale, curato e ben custodito nel caveau in garage.
Con ogni probabilità sia la licenza uso caccia, sia la licenza da collezione verranno revocate.
Alain Lanièce rischia la detenzione da 3 a 8 anni.
Le fotografie delle armi sequestrate sono disponibili nella gallery, in basso a destra, di questa pagina.
(cinzia timpano)

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