Gli autonomisti progressisti si presentano: «Questa sfida è possibile e ce la faremo»
Cambiamento, rinnovamento, partecipazione popolare, sono le parole che più spesso ricorrono nei discorsi dei segretari politici e nei presidenti dei movimenti che hanno dato vita alla coalizione autonomista e progressista, presentata ufficialmente questo pomeriggio.
«Ci proponiamo come reale alternativa all’attuale sistema di governo autoritario, come netto cambiamento nei metodi dell’azione politica, e fondiamo la nostra intesa su una serie di priorità e di capisaldi chiari, vincolanti e condivisi». Tra i punti principali del programma elettorale condiviso la riforma della legge elettorale «per contrastare la possibilità di controllo del voto, il mercato delle preferenze e il voto di scambio», l’abbassamento del quorum per il referendum, la riduzione del numero dei consiglieri e degli assessori regionali e delle loro indennità, l’abolizione dei finanziamenti pubblici ai gruppi consiliari, la salvaguardia del piccolo commercio e la valorizzazione delle imprese artigiane e agricole.
Cavallo di battaglia delle forze politiche il raggiungimento del quorum nel referendum contro il pirogassificatore, «straordinario movimento popolare che ha già battuto questo potere. Questa sfida è possibile e ce la faremo».
(erika david)