Consiglio Valle: maggioranza ancora sotto; stop alla Centrale unica di committenza
POLITICA & ECONOMIA
di news il
26/07/2013

Consiglio Valle: maggioranza ancora sotto; stop alla Centrale unica di committenza

Il voto segreto fa ancora proseliti – forse per sbaglio, per un errore nel pigiare il pulsante; in aula Ego Perron sta spiegando alla collega Peaquin il funzionamento – e passa a maggioranza – 18 a 17 – lo stop alla Centrale unica di committenza per appalti e acquisti, affidata a Inva. A chiederlo le minoranze unite. Il capo dell’esecutivo Augusto Rollandin aveva spiegato: «La scelta è stata presa volutamente per tempo vista la norma stringente che poi è cambiata strada facendo; è stata fatta su sollecitazione dei Comuni, delle imprese, delle associazioni di consumatori; a fronte di questo abbiamo adottato la legge istitutiva di Meva». Ribadisce, Rollandin, che «i comuni possono -e sottolinea possono – . aderire alla Centrale unica di committenza in alternativa a Consip; noi abbiamo dato una possibilità in più: questa è autonomia. Non ci sono elementi tali da dire che bisogna sospendere l’iter di Meva tuttavia siamo aperti a suggerimenti». L’iniziativa sulla Centrale unica di committenza non solo non piace alle minoranze (e ad alcuni sindaci ndr) ma anche non è obbligatoria per la Valle d’Aosta, Corte costituzionale dixit: lo aveva sottolineato il consigliere dell’Uvp, Elso Gerandin, presentando la mozione nella quale si invitava «a sospendere, l’adesione ad Inva, e valutare attentamente quale sia l’ambito ottimale della Centrale di Committenza».
«Mettiamo la Centrale unica di committenza all’interno della riforma degli Enti locali, le chiediamo solo questo Presidente non di rinnegare ciò che ha fatto; diamo ai Comuni una scelta, non mortifichiamo le professionalità», aveva concluso Gerandin.
(Foto: fibrillazioni nei banchi dell’Uv)
(danila chenal)

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