Turismo: «tiene» la settimana post Ferragosto, ma gli albergatori sono costretti ad abbassare i prezzi
Moderato ottimismo. La preoccupazione della vigilia di Ferragosto – considerata la penuria di prenotazioni dopo il lungo week-end dell’Assunta – lascia spazio a qualche sorriso in più degli operatori turistici. «Le preoccupazioni erano giustificate spiega il presidente degli albergatori Alessandro Cavaliere perchè le prenotazioni sono ormai sempre più last minute, molte sono state perfezionate solo alla vigilia di Ferragosto. Per la prossima settimana, ad esempio, le prenotazioni sono di due o tre giorni addietro».
I turisti quindi arrivano, per pochi giorni e sempre più last minute anche per avere ‘sotto controllo’ la meteo e non ‘sprecare’ così le agognate vacanze.
La riflessione del presidente degli albergatori però va oltre. «Non è sufficiente ‘contare’ le presenze per salvare o meno la stagione turistica; certo le presenze sono un indicatore importante per l’attrattività e la ‘tenuta’ nel panorama delle località turistiche, ma non può essere l’unico dato da tenere in considerazione. Pensiamo ai margini di guadagno sempre più ridotti, nonostante gli investimenti pesanti che certe aziende sostengono. La contrattazione sui prezzi a volte è estenuante; i vacanzieri fanno raffronti su internet immediati e talvolta spietati anche per pochi giorni e in un discorso di competizione globale, gli albergatori sono disposti a tariffe più aggressive, ad abbassare i prezzi, non a svendere il prodotto certo ma a farsi molto più competitivi abbassando o azzerando il margine di guadagno».
L’intervista su Gazzetta Matin in edicola lunedì 19 agosto.
Nella foto, il presidente degli albergatori valdostani Alessandro Cavaliere.
(c.t.)