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Consiglio Valle: cento giorni per cambiare la Valle d’Aosta

Consiglio Valle: cento giorni per cambiare la Valle d’Aosta

Le forze di opposizione illustrano in aula il documento programmatico in dieci punti

Consiglio Valle a ranghi completi per la seduta di oggi con il rientro di Alberto Bertin (Alpe). A prendere la parola Patrizia Morelli che invita la presidente del Consiglio Emily Rini a fare un passo indietro visto che è stata disattesa la risoluzione approvata sulle dimissioni del capo dell’esecutivo Augusto Rollandin e della sua Giunta e annuncia la presentazione del documento programmatico ‘Per la Valle d’Aosta che vogliamo’ messo a punto dalle forze di opposizione (Alpe, M5S, Pd-Sinistra valdostana e Uvp) per cambiare la regione in cento giorni: «Non nelle segrete stanze ma in questa aula; è un documento aperto e accetteremo volentieri integrazioni; non siamo i soli a volere il bene della Valle d’Aosta. Il nostro non è un decalogo di aria fritta ma che guarda avanti. Oggi Valle d’Aosta è una comunità profondamente divisa ma non è con un embrassons-nous, non è con le larghe intese che se ne viene fuori ma solo attraverso il dialogo e una nuova ripartenza». Chiede al presidente Rollandin di fare un passo indietro. Il decalogo prende in esame il lavoro, l’equità sociale, le riforme e i costi della politica, riforma delle società partecipate, lo stop alle grandi opere, il diritto alla salute per una sanità di qualità e accessibile a tutti, un piano di rilancio dell’agricoltura, il rispetto del territorio, energie rinnovabili e rifiuti zero, una nuova mobilità, turismo volano dell’economia, cultura, formazione, ricerca e sport. «Lei si tiene attaccata la flebo di un paziente che è ormai cadavere. Siete 9 abusi. Non temete: nessun ribaltone noi gli schiaffi ve li diamo a viso aperto. Noi chiediamo l’adesione a un progetto nuovo per la Valle d’Aosta» scandisce Stefano Ferrero (M5S).
(foto: la maggioranza legge il decalogo)
(danila chenal)

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