Crisi di governo: Perron rinuncia al mandato esplorativo, l’UV sempre più vicina alla rottura interna
La rinuncia di Ego Perron all’incarico esplorativo che l’Union Valdôtaine gli aveva affidato, sposta gli equilibri della crisi di governo, con il partito del Leone Rampante, o quello che ne rimarrà, sempre più verso l’opposizione. «Ho già verificato che non ci sono le condizioni per un allargamento dell’attuale maggioranza», ha commentato l’ex capogruppo in Consiglio regionale che, secondo fonti unioniste (nella foto il Comité di questa mattina), avrebbe appreso dai gruppi di opposizione che non c’è più la disponibilità a mettere in calendario ulteriori incontri. «Il Comité Fédéral – si legge in una nota -, preso atto della posizione di ferma e netta chiusura dei rappresentanti di Alpe, PD e UVP, sottolinea la contraddizione tra le dichiarazioni di disponibilità delle forze di opposizione a un’intesa sulla base di un programma condiviso e la chiusura incondizionata che le stesse poi dimostrano, tenendo un comportamento che rende sempre più problematico un accordo nell’interesse della Valle d’Aosta».
A questo punto, stando a quanto dichiarato dallo stesso Ego Perron ieri durante il Conseil Fédéral, non potendo essere allargata la maggioranza, gli unionisti in Consiglio dovrebbero essere liberi di votare secondo coscienza. Il che aprirebbe la strada a un governo alternativo, sostenuto da UVP, Alpe, PD, Stella Alpina e da una parte dei consiglieri del Leone Rampante (oltre all’appoggio esterno dei due pentastellati). A passare al gruppo misto potrebbero essere in sei: Ego Perron, Leonardo La Torre, Giuseppe Isabellon, Antonio Fosson, Claudio Restano e la presidentessa del Consiglio Emily Rini. Proprio quest’ultima deve ora fissare la data del prossimo Consiglio regionale che si occuperà dell’elezione del nuovo esecutivo: l’attuale (ex) maggioranza ha proposto giovedì 8, i gruppi di opposizione premono per andare in aula già venerdì 2; molto probabile la via di mezzo rappresentata da martedì 6 o mercoledì 7.
(d.p.)