Comprò tre orologi nella gioielleria Trossello con un assegno rubato: condannato un prestasoldi di St-Vincent
Acquistò tre orologi nella gioielleria Trossello di via De Tillier, ad Aosta, staccando un assegno da 14.000 euro risultato rubato.
Questa mattina davanti al giudice monocratico del Tribunale di Aosta, Davide Paladino, il cinquantenne di St-Vincent, Loris Stefano Bocco, prestasoldi al Casinò, è stato condannato con rito abbreviato a due anni e sei mesi di reclusione – oltre al risarcimento danni di 14.000 euro da versare alla parte civile Roberto Trossello – per i reati di insolvenza fraudolenta e ricettazione.
Imputato nel processo anche l’ex agente di Polizia, Mario Giofré, pensionato di 59 anni, la cui posizione è stata però stralciata in via preliminare a seguito dell’accordo tra le parti: Giofré si è impegnato a risarcire a Roberto Trossello la cifra di 1.000 euro, quindi il reato a suo carico è stato dichiarato estinto.
I fatti contestati risalgono al mese di dicembre del 2011, quando Mario Giofré sostituì per circa un mese un suo amico nell’attività di autonoleggio con conducente.
«Un giorno il signor Bocco, cliente che mi era stato passato dal mio amico attraverso il suo portafoglio clienti, mi chiese se conoscevo un gioielliere ad Aosta – ha raccontato fuori dall’aula l’ex poliziotto -. Io gli dissi di sì, motivo per cui mi chiese di accompagnarlo in gioielleria. Questa è stata la mia unica colpa, se di colpa si può parlare: averlo accompagnato e poi presentato a Roberto Trossello, mio amico di lungo corso. Fortunatamente lo stesso Trossello si è reso conto che io con questo personaggio non c’entravo nulla, di tutto il polverone scoppiato da questo fatto io ne sono venuto a conoscenza soltanto in un secondo momento».
Loris Stefano Bocco, all’atto del pagamento dei tre orologi, staccò un assegno dell’ammontare di 14.000 euro risultato rubato a un corriere di una banca torinese.
(pa.ba.)