Ncd: E.Viérin frena sull’apertura di Forza Italia
Sull’appello al dialogo lanciato dal coordinatore regionale di Forza Italia Massimo Lattanzi, il coordinatore del Nuovo centro destra frena: «Non decliniamo l’invito – commenta Viérin – ma vanno approfonditi i termini di questa apertura e dobbiamo capire su quali basi aprire il confronto anche alla luce delle trattative a Palazzo regionale».
Fa notare Viérin che «Forza Italia e Lega Nord non sono stati certo teneri con noi, in campagna elettorale ci hanno massacrati. Non c’è nulla di scontato». La riunificazione si capisce non è dietro l’angolo. Chiosa: «In Valle d’Aosta forse l’operazione è ancora più difficile; se ci siamo separati un motivo c’è». Ammette il coordinatore del partito di Alfano che «la frammentazione della destra ha pesato e influito sul risultato delle Europee ma quello di Ncd, che è una formazione giovane, è in linea con il nord-ovest».
Per tornare ai pourparlers a Palazzo Viérin fa l’analisi: «Se da un lato Ncd non può parlare male del Pd, essendo una forza di Governo a Roma dallaltra il Nuovo centro destra Valle dAosta, è preoccupato dellapertura dellUnion Valdôtaine e della Stella Alpina alla sinistra locale». Il coordinatore tira in ballo Alpe che definisce «primo tassello della decrescita unionista e stellista, con il famoso referendum del pirogassificatore e appaiono evidenti a prima vista, le diversità di intenti che queste forze politiche vogliono concretizzare, come ospedale, università, rifiuti e soluzione trasporti». Viérin pensa che «lo sblocco dellingessatura politica regionale, non passa certamente ipotecando il futuro dellamministrazione al Comune di Aosta ma attraverso un bagno di umiltà e ravvedimento dei 18 Consiglieri dellattuale risicata maggioranza».
(da.ch.)
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