Dal mondo imprenditoriale sette priorità per dare slancio all’economia
Fondo di garanzia rotativo, proposte per un miglior scambio tra lavoro e scuola, sostituzione graduale tra giovani e pensionabili, miglior utilizzo delle risorse disponibili, chiarimento sui fondi di rotazione e mancata crescita dei tassi sui finanziamenti regionali, riforma dell’ateneo valdostano, sburocratizzazione delle pratiche.
Sono le sette priorità individuate dal mondo delle associazioni valdostane rappresentative delle attività produttive e riunite in un documento che sarà in seguito sottoposto all’attenzione della giunta regionale durante un incontro.
L’obiettivo è ridare slancio al sistema imprenditoriale valdostano che ha visto sommare alla congiuntura negativa anche una paralisi politica.
«Esprimiamo la nostra soddisfazione – spiega la portavoce delle associazioni, la presidente di Confindustria Monica Pirovano per la fine di uno stallo politico che di fatto ha bloccato lattività legislativa ed esecutiva di Consiglio regionale e Giunta. Ora però bisogna cercare di recuperare il tempo perduto senza ulteriori indugi. Quello che sottoporremo al presidente Rollandin e ai suoi assessori non è e non vuole essere un cahier des doléances. Tuttaltro. Attraverso lindividuazione di soluzioni o percorsi di miglioramento, esso vuole rappresentare una proposta costruttiva da cui partire per dare delle risposte concrete e immediate a chi produce ricchezza e occupazione in Valle dAosta. Caso più unico che raro, credo, tutto il mondo produttivo valdostano ha aggiunto Pirovano – ha deciso in maniera compatta di individuare sette problematiche che, se risolte, consentiranno alla Valle dAosta di segnare un momento di svolta produttivo, occupazionale e sociale. E per meglio intendere la portata storica di questo documento, è bene ricordare che le associazioni che lo hanno redatto e approvato allunanimità rappresentano 13.365 imprese, ossia 55.200 occupati, oltra a 4.326 liberi professionisti, in grado di produrre un PIL di 3.829,3 milioni di euro, il quale porta alle casse regionali, attraverso lIrap, 76 milioni e 861.709 euro».
Il documento è redatto da Adava, Agci Valle dAosta, Confindustria Valle dAosta, Confcommercio Valle dAosta, CNA Valle dAosta, Confartigianato Valle dAosta, Associazione degli Artigiani della Valle dAosta, Coldiretti Valle dAosta, Fédération des Coopératives Valdôtaines, Legacoop Valle dAosta, Consulta delle Professioni della Valle dAosta e Rete Imprese Italia della Valle dAosta.
In foto Monica Pirovano, presidente Confindustria VdA
(e.d.)