Consiglio Valle: fibrillazioni sul voto di insindacabilità di Stefano Ferrero
La presentazione dellordine del giorno respinto -sulle dimissioni del capo dellesecutivo Augusto Rollandin da presidente dellAssociazione è arrivato dopo una lunga discussione in Consiglio Valle sullinsindacabilità del capogruppo del Movimento 5 Stelle Stefano Ferrero il cui voto, dopo una lunga diatriba sulle regole, è rinviato al pomeriggio – sulla quale nessuna conciliazione è stata possibile in ordine alla querela dellAssociazione Forte di Bard per una questione di cifre errate sciorinate in aula e in unintervista televisiva: non già 50 mila euro come denunciato da Ferrero ma 250 euro la nota spese per frigo bar in una trasferta allestero del consigliere delegato del Forte Gabriele Accornero. A nulla servono le scuse di Ferrero, la querela arriva.
Per Roberto Cognetta «un accanimento contro il M5S; dobbiamo pagare per le tante denunce: turbine cinesi, centraline idroelettriche, i costi del parcheggio dellospedale Parini di Aosta. Porteremo lintero pacchetto nel Parlamento di Roma». Ribatte il capo dellesecutivo Augusto Rollandin, annunciando lastensione dal voto: «Lintervento riporta punti che non corrispondono a verità. Ribadisco di essere disponibile ad affidare la questione ai legali affinché la rivedano. Non cè nessun accanimento, disposto a portare la proposta al Consiglio di amministrazione del Forte».
Aveva cercato la conciliazione Ferrero per non arrivare al voto invitando il capo dellesecutivo Augusto Rollandin in qualità di presidente dellAssociazione ad impegnarsi «a ritirare la querela che è procedura legittima». «In questo momento non sono in grado di accogliere la sua proposta risponde Rollandin -; sono problemi dei quali devono trattare i legali ma non ho nulla in contrario a verificare se è legalmente possibile la procedura proposta».
(da.ch.)