Consiglio Valle: Marco Viérin resta, ma rifletterà sull’invito alle dimissioni
«Non sono qui a polemizzare ma va detto che qualcosa qui non funziona; non si può continuare così: lassetto politico va verificato, va instaurato un confronto serio anche sul futuro. Se non riusciremo ad avere una verifica seria non ci resterà che andare al voto anticipato». Sono le conclusioni tratte dallo sfiduciato presidente del Consiglio Marco Viérin replicando agli interventi dei consiglieri delle opposizioni. Aveva esordito così: «Io credo di potere affermare che sono a conoscenza dellinvito a dimettermi che mi ha posto laula, ne terrò conto, sono consapevole dei franchi tiratori, fatto che peserà fortemente sulle mie riflessioni». Ribadisce Viérin: «Le riflessioni vanno fatte allinterno delle forze politiche e nel contesto del momento politico». Con un pizzico di emozione nella voce ha sottolineato: «dedico tante ore di lavoro al compito che mi è stato affidato nel quale credo ed ho sempre creduto. Addebitarmi il fatto che non abbia voluto cambiare un sistema non è onesto né nei miei confronti né nei confronti nellaula perché ho avuto a disposizione solo 35 giorni dalla mia elezione». Sullincidente di percorso – che un po è andato a cercarselo – chiosa: «potevo anche non accettare liscrione dellordine del giorno che mi riguardava ma lho fatto perché non ho nulla da nascondere».
(danila chenal)