Valanga sul Monte Rosa, è irlandese l’alpinista morto sulla via normale alla Capanna Margherita
Si chiama Casey Shay, quarantenne irlandese, la vittima della valanga caduta ieri – attorno alle 15.30 – tra i 3.700 e i 3.800 metri di quota sul massiccio del Monte Rosa, sotto Piramide Vincent, poco sopra il rifugio Gnifetti, sulla via normale alla Capanna Margherita.
Trasportato già nel tardo pomeriggio di ieri – giovedì 31 luglio – alla camera mortuaria del cimitero di Aosta, il suo riconoscimento è avvenuto in serata grazie ai documenti che portava con sé al momento della disgrazia.
Con lui sono stati catapultati in un crepaccio altri due alpinisti: il primo – Neil McDonald, inglese di 45 anni – è riuscito a tirarsi fuori da solo dalla fessura di ghiaccio, posta «non lontano dalla traccia sulla via normale che porta alla Capanna Margherita, che stavano percorrendo in discesa», ha spiegato il direttore del Soccorso alpino valdostano, Adriano Favre; il secondo – Dylan Douglas Taylor, guida alpina statunitense di 39 anni residente a Chamonix – è stato recuperato soltanto grazie all’intervento del Soccorso alpino valdostano e del Soccorso alpino della Guardia di Finanza di Cervinia.
L’americano è stato elitrasportato d’urgenza al Pronto soccorso dell’ospedale Umberto Parini di Aosta, dove è stato sottoposto alle cure del caso per ridurre lo stato di ipotermia col quale è giunto al nosocomio regionale.
Le sue condizioni, secondo quanto appreso da fonti ospedaliere, sono in via di miglioramento (rimane tuttora ricoverato nel reparto di Chirurgia d’urgenza).
Nel fermo immagine della webcam del rifugio Gnifetti si può notare – sulla sinistra – la parte terminale del distacco nevoso che ieri pomeriggio ha travolto la cordata composta dai tre alpinisti stranieri.
(pa.ba.)