Caso Unterthiner: botta e risposta tra l’assessore Aurelio Marguerettaz e il fotografo valdostano
Diventa un botta e risposta la polemica sollevata dal fotografo naturalista, Stefano Unterthiner, sul proprio profilo Facebook. A stretto giro di posta, infatti, arriva la replica dell’assessore regionale al Turismo Aurelio Marguerettaz: «Ci sentiamo profondamente offesi dalla richiesta di boicottare la nostra Regione lanciata dal fotografo valdostano – esclama -. E questa unazione censurabile e lesiva dellimmagine di una realtà che da sempre ha investito affinché la salvaguardia del proprio territorio e lo sviluppo dellattività turistica, così come la sua antropizzazione, potessero coesistere. Le parole di Unterthiner sono ancor più gravi perché arrivano da chi è stato incaricato dallAmministrazione regionale come testimonial della campagna pubblicitaria del progetto VIVA Valle dAosta Unica per Natura. Non crediamo che da allora la realtà naturalistica e ambientale valdostana sia cambiata tanto da giustificare un attacco così pesante e veemente. E, come Governo regionale, vogliamo sottolineare la mancanza di veridicità delle affermazioni del fotografo. In particolare riteniamo doveroso specificare che è dal 1988 che la Valle dAosta, tra le prime regioni in Europa, ha regolamentato le zone per la pratica delleliski; le domeniche di caccia esistono dal dopoguerra; il Parc Animalier di Introd, realtà naturalistica e di animazione, dedicata in particolare ai bambini, agli anziani e ai disabili è aperto dal luglio del 2005, nato da unoperazione di privati, come il nuovo Parc Animalier del Mont Avic, per il quale lAmministrazione regionale non ha concesso contributi». Incassate le controaccuse di dire il falso, Unterthiner rimanda ancora la palla nell’altra metà campo. «Il mio contratto con viva si è concluso nel febbraio 2014 e sono stato fiero di aver potuto promuovere un progetto che persegue un vero turismo ecosostenibile anche in Valle d’Aosta» spiega il fotografo, che poi incalza «Per le mie prestazioni e l’uso delle mie immagini ho percepito 50 mila euro, ma da febbraio si sono susseguiti diversi avvenimenti che mi hanno spinto a prendere una posizione forte contro la mia Regione – chiosa ancora Unterthiner -. Il secondo zoo aperto alle porte del Mont Avic, l’idea di distruggere il Vallone di Cime Bianche con un impianto di risalita e la delibera per abbattere 4500 uccelli per proteggere i meleti sono stati la goccia che ha fatto traboccare il vaso. Ho scritto da testimone e non più da testimonial e lo rifarei ancora. L’assessore al Turismo afferma che dico il falso? E’ un’accusa pesante, perché non è vero che si sta pensando a un impianto di risalita nell’alta Val d’Ayas, che una delibera autorizza l’abbattimento di 4500 uccelli, che 9 mesi fa la Giunta ha stanziato 46.900 per lo zoo di Introd? E’ questa la Valle d’Aosta che ho chiesto di boicottare, quella trasformata in parco giochi per turisti. Quella che sogno è la Valle d’Aosta del futuro, che proteggere e valorizzare quanto c’è ancora di bello».
(re.newsvda.it)