Sociale, ridare dignità alle persone con il lavoro
«Il vecchio sistema del welfare non è più sufficiente» lo ha detto il presidente della Fondazione comunitaria Valle d’Aosta, Luigino Vallet; ecco perché acquistano sempre più importanza progetti come quello attivato dalla fondazione per un welfare integrativo di comunità.
Nasce con queste caratteristiche il progetto “FondAzione per il lavoro”, l’attivazione di alcuni posti di lavoro a tempo determinato per sostenere economicamente e ridare dignità ad alcune persone disoccupate. Il progetto ha preso vita grazie alla collaborazione con il Consorzio Trait d’Union e, come spiega il segretario generale della Fondazione, Giancarlo Civiero, si riassume in quattro cifre: 25 mila euro di risorse, 10 imprese cooperative, 250 ore di lavoro per 10 per persone.
«Lo scorso anno ci eravamo appoggiati alle associazioni di volontariato che hanno impiegato sei persone per sei mesi – ha detto Civiero -, quest’anno abbiamo ampliato il raggio di azione coinvolgendo le imprese cooperative e puntiamo, per il prossimo anno, a estendere l’iniziativa al mondo profit coinvolgendo la Chambre, Confindustria e l’imprenditoria in generale».
Sempre in tema occupazionale, la Fondazione comunitaria ha un sogno nel cassetto, svela Civiero: la costituzione di un fondo per il lavoro per ridare dignità alle persone disoccupate.
Al progetto FondAzione per il lavoro hanno aderito la Casa famiglia Saint-Léger per un manutentore/giardiniere; la Company 2 per un addetto ai servizi di sala/aiuto nella casa per ferie di Torgnon; l’Enaip VdA per un pizzaiolo nel ristorante Mensaurora; la Libellula per un operatore addetto all’animazione alla microcomunità di via Guido Rey; La Sorgente per un operatore sociale nel settore dell’immigrazione al servizio accoglienza rifugiati; Les Aigles per un manutentore alla Comunità la Lumière; la Mont Fallère per un addetto alla lavanderia; Noi e gli Altri per un aiuto cucina ai centri di cottura; Tandem per un addetto alle pulizie e Trait d’Union per un operatore sociale nel settore dell’immigrazione al servizio di accoglienza ai rifugiati.
I destinatari del progetto saranno retribuiti con i voucher e dopo il percorso saranno assistiti per un eventuale reinserimento lavorativo.
In foto da sinistra il segretario generale Giancarlo Civiero e il presidente della Fondazione comunitaria VdA, Luigino Vallet
(erika david)