Banca d’Italia, recessione ancora marcata per la Valle d’Aosta
«Non siamo nella situazione recessiva del 2013, ma la svolta congiunturale che ci si aspettava non c’è stata. L’auspicio è di una ripresa economica nel 2015, mentre per il 2014 è importante recuperare il clima di fiducia delle imprese e delle famiglie, fondamentale per la ripresa della domanda che a sua volta è alla base della ripartenza dei consumi e degli investimenti». Sintetizza così Gennaro Maria Argirò, direttore della sede di Aosta della Banca d’Italia, l’aggiornamento congiunturale 2014 presentato questa mattina.
La fase recessiva che ha caratterizzato il 2013 ha avuto un effetto di trascinamento anche nel primo semestre 2014. La domanda interna è stagnante -salvo per quelle imprese con vocazione estera che hanno compensato con le esportazioni-, cosa che si è ripercossa soprattutto sul settore edilizio, che in Valle d’Aosta pesa il doppio rispetto al resto d’Italia, e sul terziario. Numeri ancora in calo per il turismo, penalizzato dalle avverse condizioni climatiche estive, anche se si registra una compensazione tra i flussi stranieri che in parte vanno a colmare la sempre minore presenza di italiani. Le imprese non intravedono segnali di miglioramento per i prossimi mesi, l’incertezza e la cautela restano elevate con conseguente ristagno degli investimenti.
Sul fronte del lavoro «tutte le componenti sono in calo, solo nell’industria si registra un forte aumento (+40% nel secondo semestre, secondo i dati Istat, ndr), dato che bisogna vedere se sarà confermato a fine anno». Cresce però l’offerta di lavoro (+2,2%) anche se il tasso di disoccupazione aumenta marginalmente dal 8,4 e all’8,6%, peggioramento che ha riguardato solo la componente maschile (+0,6 % al 9,4%), mentre per le donne è calato dello 0,3% al 7,6%.
Anche il credito bancario registra una ulteriore contrazione, dinamica negativa riconducibile alle imprese, mentre per quanto riguarda le famiglie dal secondo trimestre 2014 c’è una lieve ripresa sui mutui per l’acquisto di abitazioni. Sul fronte del risparmio la raccolta bancaria continua a crescere grazie all’aumento dei depositi delle famiglie, specie sui conti correnti.
In foto Daniele Coin e Silvia Camussi della sede di Torino e al centro il direttore Gennaro Maria Argirò
(erika david)