Un centinaio di firme per una nuova strada lungo la diga Beauregard
Sono 102 le persone che finora hanno firmato la petizione promossa da un gruppo di cittadini di Valgrisenche perché venga aperta una nuova strada sulla destra orografica del lago Beauregard.
La raccolta firme è ancora in corso, ma le prime pagine sono state inviate ieri all’attenzione di Comune, Regione e Cva, enti direttamente interessati alla questione.
«La strada che costeggia la diga sul lato sinistro salendo – ricorda Cesare Clap, tra i promotori dell’iniziativa popolare – è chiusa da diversi anni per caduta massi. Il paradosso è che la strada che passa da Bonne e raggiunge il fondo della vallata di Valgrisenche è potenzialmente ancora più pericolosa per la caduta di valanghe e frane perché il pendio è più ripido e privo di boschi».
Se riaprire quell’arteria non è possibile, i cittadini chiedono che, al termine dei lavori di abbassamento del muro della diga, sia resa fruibile e aperta al transito delle auto la pista di cantiere, realizzata per i lavori, sterrata che «andrebbe ovviamente allargata, asfaltata e collegata con l’attuale strada a sud della galleria di Plontaz» si legge nel testo della petizione.
«Mi rendo conto che l’obiezione che può essere fatta è quella economica – dice ancora Clap – ma nell’ambito di lavori che sono costati svariati milioni di euro per l’abbassamento del muro della diga, rendere accessibile quella pista sarebbe un’inezia… É vero, è un intervento che direttamente interessa un centinaio di persone, chi, come me, ha vecchie stalle o abitazioni che al momento non sono accessibili da un grosso camion in vista di una eventuale ristrutturazione, ma bisogna pensare all’interesse generale: agli escursionisti, ai conduttori di alpeggi, ai gestori e fruitori dei rifugi».
(erika david)