Cuba oggi e domani, conversazione con la figlia del «Che»
«Per essere un vero rivoluzionario, devi essere un romantico».
A dirlo la figlia di un uomo che la rivoluzione l’ha fatta per davvero, Ernesto Che Guevara. Aleida Guevara, 54 anni, medico pediatra allergologa, nell’ambito del viaggio in Italia che sta conducendo per parlare del suo paese, di ciò che ha rappresentato e ancora rappresenta la figura di suo padre, sarà a Courmayeur, domenica 22 marzo alle 17, al Jardin de l’Ange.
L’incontro è organizzato dall’assessorato alla Cultura del Comune di Courmayeur, in collaborazione con il CSC- Centro Servizi Courmayeur e il Centro di Studi Alessandro Milano.
«Mio padre sapeva amare. La sua più bella caratteristica era proprio la capacità di amare – ricorda la donna -. La sua capacità di dare se stesso alla causa nell’interesse di tutti era al centro delle sue convinzioni. Se solo potessimo seguire il suo esempio, il mondo sarebbe un posto molto più giusto».
Globalizzazione, libertà, giustizia, fraternità, solidarietà, paura e speranza sono solo alcuni dei temi possibili che saranno anche al centro dell’incontro di Courmayeur, lungo un fil rouge che si nutre della scelta di campo dello stare con convinzione dalla parte di chi ha bisogno, capaci di prestare ascolto agli ultimi che fanno la storia.
Aleida Guevara è la figlia primogenita di Ernesto Che Guevara e Aleida March. Lavora come pediatra a LAvana (Cuba) dove è impegnata nella cura di bambini disabili e rifugiati. Compiuti gli studi ha fatto per due anni il medico volontario in Angola, dove era stato suo padre. E’ impegnata nella politica cubana a vari livelli, fa parte del corpo diplomatico, è vedova, e ha due figlie, Celia e Fanny che laccompagna in questo viaggio.
(re.newsvda.it)