Expo 2015: Sgarbi sceglie le opere che rappresenteranno la Valle d’Aosta
Una passeggiata tra il meglio della produzione artistica valdostana dall’età romana ai giorni nostri per individuare i capolavori che rappresenteranno la Valle d’Aosta alla mostra collettiva “I Tesori d’Italia” allestita in occasione dell’Expo 2015. È quanto ha fatto ieri, martedì 24 marzo, il critico d’arte Vittorio Sgarbi. La Valle d’Aosta potrà contare su quattro opere d’arte, per la ricerca Sgarbi ha visitato il Museo della Cattedrale, il Chiostro e la Collegiata di Sant’Orso, i depositi d’arte, il Teatro romano, il Museo archeologico regionale e il Castello Gamba di Châtillon.
«Qui le meraviglie sono valorizzate. Un museo come questo (il Gamba di Châtillon, ndr), che non conoscevo, è straordinariamente ben organizzato. Il Forte di Bard è un altro luogo formidabile dove, tra l’altro, farò una mostra non dentro l’Expo ma parallela all’Expo, con una grande collezione di pittura veneta tra Trecento e Settecento. E poi ho visto, di nuovo, anche i monumenti antichi, il bellissimo teatro e soprattutto, credo, la cosa più preziosa, insieme alla facciata del Duomo: il Chiostro di Sant’Orso».
La scelta si completerà nei prossimi giorni, ma pare che la Valle d’Aosta sarà rappresentata da un’opera di epoca antica, presumibilmente romana; da un’opera medievale che potrebbe essere la cassa reliquiario di Sant’Orso; da due opere d’arte contemporanee. Una sarà un quadro di Italo Mus, l’altra un dipinto di un’artista vivente.
(re.newsvda.it)