Trovato cane morto in congelatore, il proprietario spiega: «Volevo capire le cause»
Lui si definisce un «perseguitato», senza precisare – però – che in più di un’occasione ci ha messo forse anche del suo per salire alla ribalta delle cronache locali.
Si tratta dell’allevatore aostano Salvatore Lanatà, che insieme alla moglie Lucia Soppelsa, nei giorni scorsi è stato destinatario di un provvedimento del servizio competente dell’Azienda USL, che ha richiesto al sindaco di Aosta di disporre l’allontanamento dal suo appartamento di corso Ivrea (FOTO) degli «animali in sovrannumero» relativamente ai nove cani e ai due gatti ospitati all’interno dell’alloggio, tutti trovati in buone condizioni di salute e di nutrizione nonostante «la detenzione di tutti questi animali in un ambiente ristretto crea condizioni di stress agli animali ed è incompatibile con la quiete dellabitato», si legge nella relazione di ispezione, a cui hanno partecipato anche Polizia locale e Corpo forestale valdostano.
A Quart, in una una struttura nelle sue disponibilità, è stato trovato inoltre un cane morto in un congelatore. Alla richiesta di delucidazioni, Lanatà ha risposto agli inquirenti: «Volevo fare delle analisi per capire le cause della morte».
Non è la prima volta che Salvatore Lanatà finisce nei guai, dicevamo, l’ultima delle quali risale alla notte tra il 16 e il 17 ottobre 2014, quando gli agenti del Corpo forestale lo denunciarono per possesso illecito di fauna selvatica e per detenzione di animali in condizioni incompatibili con la loro natura. Nel bagagliaio della sua automobile, fermata durante un controllo mirato sulla strada statale 26, vennero trovati 120 uccellini di varie specie protette.
(pa.ba.)