Referendun, l’Altra VdA: per la sinistra è l’ultima chiamata
«Se Renzi ha annunciato le sue dimissioni, la maggioranza regionale, che si è spesa in questa campagna, non può far finta che non sia successo nulla. Il 57% di NO nella nostra Valle è un segnale anche per loro come per i parlamentari valdostani». Lapidario e gongolante il commento del dopo voto di Andrea Padovani e Carola Carpinello, protavoci dell’Altra Valle d’Aosta, i quali hanno sostenuto con forza il No al referendum e il messaggio è chiaro: se Renzi si dimette, che lo faccia anche la maggioranza regionale e i parlamentari Albert Laniéce e Rudi Marguerettaz.
Per l’Altra Valle d’Aosta hanno vinto i cittadini «Ha vinto chi crede nella rappresentanza e non si rassegna all’uomo solo al comando e crede che le riforme si facciano con un ampio consenso e non con l’imposizione della maggioranza di turno. Ha vinto chi crede che la politica riguarda tutti e non è una delega in bianco a un partito o a una persona» e fanno un monito a se stessi, come sinistra valdostana: «Siamo tornati a parlare con le persone e con le persone che abbiamo incontrato in questi mesi. È l’ultima chiamata per la Sinistra. Una partecipazione al voto così grande non si vedeva da tempo, non sprechiamo, ancora, la voglia dei cittadini di occuparsi della cosa pubblica».
E concludono: «Dobbiamo metterci al lavoro sui temi che riguardano le italiane e gli italiani, ovvero il lavoro per tutte e tutti, il reddito garantito, il diritto alla casa, l’ambiente, l’istruzione e la sanità pubbliche».
(Teresa Marchese)