Consiglio Valle: ”non accettiamo lezioni da senatore Lanièce”
L’ipotesi di riformare la legge elettorale, la poca interazione tra Consiglio e parlamentari, il clima di divisioni in aula consiliare evocati in un’intervista dal senatore valdostano Albert Lanièce si è aperto un dibattito in Consiglio Valle.
Interferenza inaccettabile
«Lo fa come se noi non avessimo mai parlato dell’argomento. E’ un’interferenza che turba i lavori nel momento delicato dell’approvazione della legge di bilancio» dice senza peli sulla lingua Leonardo La Torre. Rincara Alberto Bertin «Sono sconcertanti le sue dichiarazioni. E’ questione di buon senso tenere i toni bassi. Sarebbe bene si occupasse dei tanti problemi in Senato. Certo non c’è bisogno del senatore Lanièce che ci spieghi quello che dobbiamo fare, come, dove, quando e perché».
Il senatore pensi all’autonomia
Stupito pure Pierluigi Marquis (Stella Alpina): «in Consiglio c’è la consapevolezza di quelle che sono le priorità. Che lavori per la nostra autonomia per salvaguardarla al meglio». «Non vorremmo si preparasse il terreno per il 2018 (mire alla presidenza della Regione ndr)» aggiunge Chantal Certan. A manifestare stupore anche Claudio Restano (PnV): «questo tentativo di spostare l’attenzione mi sembra mal riuscito. Il nostro lavoro l’abbiamo fatto presentando una proposta di riforma della legge elettorale».
Punta a Palazzo regionale
Si dice profondamente deluso dalle dichiarazioni di Lanièce, l’assessore Laurent Viérin in nome dell’Uvp: «al di là dei risultati avevamo preso l’impegno, se eletti in Parlamento, di rappresentare tutta la Valle d’Aosta. Più volte abbiamo denunciato la mancanza di raccordo tra l’aula consiliare e i nostri parlamentari su tematiche importanti. Quello che è successo è uno scontro istituzionale. Vorremmo che ognuno portasse avanti il proprio ruolo. Non scarichi sul Consiglio Valle l’insuccesso del sì al referendum. Se c’è la voglia di delegittimare questo Consiglio e si hanno altre mire noi non ci stiamo». «Sono imbarazzato dalle dichiarazioni di Lanièce. A che titolo parla sul clima di questo Consiglio forse perché è preoccupato per il suo futuro perché forse ha capito che è finita un’epoca (leggi non godrà più dell’ala protettrice di Rollandin)». Parla chiaro Roberto Cognetta (M5S): «aspirando alla presidenza della Regione o a un assessorato il senatore Lanièce si preoccupa di avere una governabilità. Il Consiglio in questo frangente ha ripreso vigore, capisco che sia preoccupato».
La difesa d’ufficio
Per il Pd Jean-Pierre Guichardaz: «c’è un certo disagio tra noi. Rassicuro il senatore: all’interno della maggioranza c’è una dialettica, non respiro clima da ghigliottina. Invito i due parlamentari a presentarsi in Consiglio per dibattere». In difesa di Lanièce interviene Joël Farcoz (Uv): «non vorrei che un’intervista colorita potesse offuscare il lavoro del senatore e del deputato che sono venuti spesso in Commissione. Ricordo che ha un suo peso nel gruppo delle autonomie». (danila chenal)